Manda in frantumi una vetrina e poi aggredisce gli agenti: arrestato giovane ubriaco

3

La Polizia di Stato con i suoi uomini della Squadra Volanti, ha tratto in arresto Ferrera Mirko nato a Ragusa il 20.09.1994 per i reati di: resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, minacce e danneggiamento aggravato.   

Nella decorsa notte una donna impaurita segnalava al 113 che presso un Bar di Viale Europa a Ragusa vi erano dei giovani ubriachi che avevano appena distrutto la vetrina d’ingresso dell’esercizio commerciale e non paghi, prendevano a calci le auto in sosta compresa la sua appena acquistata con i suoi risparmi.

In pochi istanti, giungevano sul luogo del delitto 2 Volanti; gli Agenti di Polizia appena scesi dai veicoli di servizio circondavano i 3 ragazzi segnalati e chiedevano loro i documenti per procedere alla denuncia per i reati commessi, ma l’arrestato rifiutava da farsi identificare. Nel contempo si avvicinava il titolare del Bar su tutte le furie, ma preoccupato per quanto gli fosse capitato riferendo di aver subito il danneggiamento del suo locale da parte dell’arrestato che senza alcun motivo o forse per qualche birra di troppo, neanche consumata da lui, il giovane aveva preso a calci la vetrina d’ingresso mandandola in frantumi. Il proprietario, impaurito, aveva cercato di difendersi ma visto che i delinquenti lo minacciavano si era rifugiato all’interno dei suoi locali.

Ferrera appena accortosi che la vittima parlava con gli Agenti, iniziava a minacciarlo di morte qualora lo avesse denunciato; gli amici cercavano di calmarlo ma Ferrera al contrario si scagliava contro uno di questi colpendolo con un pugno, tanto da fare intervenire due Agenti per bloccarlo e separare i contendenti.

Nonostante l’intervento degli operatori di Polizia, l’uomo colpiva anche un agente, dapprima con un calcio e successivamente con un pugno alle costole. Considerato lo stato di agitazione psicomotoria, Ferrera veniva ammanettato e condotto in ospedale dove lo psichiatra accertava il suo stato di alterazione.

Dopo la visita medica il pregiudicato veniva accompagnato in Questura dove la Polizia Scientifica lo identificava mediante fotosegnalamento. Al termine degli accertamenti, l’arrestato veniva condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato anche in questo caso ringrazia la donna che ha immediatamente contattato il 113, in quanto ha permesso un celere intervento che se fosse stato differito avrebbe potuto portare a conseguenze molto più gravi. “L’esperienza professionale insegna che un soggetto in stato di agitazione psicomotoria causata dall’assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti, può degenerare con reazioni talmente violente da portare alla morte dello stesso o delle ignare vittime presenti”.

“Gli Agenti di Polizia sono addestrati per riconoscere queste situazioni critiche e sanno quale approccio attuare con soggetti pericolosi, difatti in questi casi è meglio non reagire o alimentare la violenza, attendendo l’arrivo della Squadra Volanti della Polizia di Stato”.

Le aggressioni ad Agenti di Polizia solo nel 2013 sono state ben 14, tutte segnalate all’Autorità Giudiziaria e che ha portato a rispettive condanne nei confronti di chi usa violenza contro gli operatori per sottrarsi ad un controllo o ancora più grave ad un arresto. Per gli operatori queste condotte non servono di sicuro a farli desistere dal compiere il loro dovere.