E’ stato il sistema d’allarme, con servizio di telesorveglianza, installato sul cellulare ad avvertire il proprietario di un’azienda di impianti elettrici di Ragusa della visita, stanotte, dei ladri. Grazie a questo sistema, il titolare è stato nelle condizioni di poter visionare sul diplay del cellulare come in tre agivano indisturbati all’interno del capannone. Si tratta di Alessandro e Salvatore Scatà, di 22 e vent’anni, e di Stefano Basile, anch’egli 22enne, ragusani, che dovranno rispondere di tentato furto ai danni di un’azienda, porto d’armi, il tutto aggravato dal fatto di averlo commesso in più persone riunite, di notte e travisati. Il titolare subito ha contattato il 113, che ha inviato sul posto due volanti, circondando l’azienda per evitare la possibile di fuga dei ladri. Due agenti hanno scavalcato il muro di cinta e li hanno scovati nascosti in un’intercapedine del magazzino. I tre uomini, sono stati smascherati poiché indossavano indumenti che coprivano completamente il viso, accorgimento utilizzato anche perché erano già noti alla Polizia di Stato. Una volta bloccati e perquisiti, il più giovane è stato trovato in possesso di un coltello di grosse dimensioni e di grande pericolosità per la modalità d’impiego con lama a scatto.
Ammanettati e condotti in Questura, i tre sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dagli accertamenti sui trascorsi criminali dei tre arrestati, è stato possibile constatare che i familiari di due di loro, appena un anno fa, avevano già derubato i magazzini dell’azienda, con un danno, in quella occasione, piuttosto ingente. In questo caso, gli operatori della Squadra Volanti sono intervenuti ancor prima che i tre criminali mettessero a segno il colpo.
Il Questore di Ragusa, considerato che i tre erano già destinatari di misure di prevenzione, al termine della loro condanna aggraverà la misura, sperando in una loro futura condotta priva di ulteriori pregiudizi penali.