Per mancanza del numero legale viene rinviata la seduta del Consiglio Comunale di Modica, convocato per Giovedì 16 dicembre, con all’ordine del giorno, tra l’altro le interrogazioni.
Sia al primo che al secondo appello presenti in aula meno di sedici consiglieri, di cui soltanto cinque su diciotto appartenenti alla maggioranza del Sindaco.
In meno di sei mesi dall’insediamento, la città si trova in presenza di una maggioranza che non riesce a garantire i lavori del Consiglio, con conseguente dispendio di energie e di risorse; ci chiediamo se siamo in presenza della prima frattura all’interno della compagine consiliare del Sindaco.
Quanto avvenuto appare ancora più grave, poiché il risultato è che si impedisce al Consiglio di trattare questioni importanti che attengono alla vita dei cittadini e sulle quali i consiglieri, con le interrogazioni, si fanno quotidianamente carico, interpellando l’Amministrazione Comunale e proponendo soluzioni nell’interesse della città.
In particolare, il Consiglio Comunale oggi non ha potuto affrontare la questione che in questi giorni sta angosciando tanti cittadini ai quali sono state recapitati avvisi di pagamento della Tarsu da versare entro il 24 gennaio e per i quali per errore non risultano applicate alcune riduzioni, quasi sempre legate al reddito alla condizione del nucleo familiare.
A questo proposito, dopo avere presentato una apposita interrogazione richiestaci da tanti cittadini per gli errori registratisi, ci siamo trovati di fronte ad un intollerante ritorno al passato, caratterizzato da centinaia di cittadini costretti a mettersi in fila per ore per avere diritto alle informazioni e alla modifica dell’avviso.
Poiché la scadenza del 24 gennaio è imminente, ribadiamo una iniziativa forte dell’Amministrazione Comunale, che, uscendo dall’inerzia manifestata in queste settimane sul problema, sia indirizzata ad eliminare i disagi dei cittadini, potenziando, in primo luogo gli uffici, mediante altro personale, e allungando gli orari di ricevimento; inoltre, è necessario ed urgente l’incontro con i Sindacati, resisi disponibili, perché facciano da primo filtro tra cittadini e Comune.
Vito D’Antona