Lamentele da parte di un gruppo di utenti modicani che usufruiscono dell’acquedotto rurale collegato al serbatoio di Santa Rosalia e che denunciano di subire stare subendo “un aumento tanto spropositato quanto illegittimo del canone idrico, da parte del Consorzio di Bonifica n.8 di Ragusa, che ha immotivatamente ricaricato le bollette del 56,44%” per “un servizio indispensabile – commentano – e oltretutto gestito in regime di monopolio, che negli anni ha pesato parecchio: il canone prevede infatti un vuoto per pieno di 45 metri cubi trimestrali (li consumi o no l’utente), per i quali la tariffa, dal 2006 al 2013, è cresciuta del 127,31%”.
Ma è stato l’aumento più recente, emerso con le ultime bollette del 2013, ad aver fatto perdere la pazienza agli utenti, che in questi giorni hanno deciso di promuovere un’azione contro il Consorzio, chiedendo formalmente di ricevere indietro una nota di credito “pari all’aumento illegittimamente subito”. “Oltre all’importo relativo al canone di 34 euro – testimonia uno di loro –, mi è stato richiesto il pagamento di altri 53,19 euro sotto una voce non meglio specificata: quantitativo di acqua forfettizzata. Dopo le prime richieste di spiegazioni ho ricevuto solo una telefonata da una funzionaria che m’informava che quella voce su fattura significava che era stato deliberato un aumento retroattivo non previsto per motivi di cassa. Nelle successive fatture l’aumento del canone è stato subdolamente confermato, comportando un danno per singolo utente di 84,44 euro l’anno”.
Il direttore generale del Consorzio di Bonifica Giovanni Cosentini conferma che in effetti già con una delibera dell’aprile 2013 il Consorzio ha dovuto aumentare le tariffe, ricordando che “questo tipo di servizio può essere mantenuto solo con una copertura totale del costo da parte degli utenti”. Per la precisione, il prezzo al metro cubo è passato da 0.819 euro a 1.18 euro, più iva al 10%: “Tuttavia l’importo contestato – precisa Cosentini – non è riferito ai consumi precedenti bensì al pagamento anticipato dei primi metri cubi di acqua per il nuovo anno, come previsto dal regolamento. Dunque nella fattura di conguaglio, già negli ultimi trimestri del 2013, è stato applicato il nuovo prezzo solo relativamente al consumo di acqua da pagare in anticipo”.