I militari della Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla sono dovuti intervenire per una lite domestica in cui l’uomo, un 38enne algerino da anni qui residente, aveva malmenato e pesantemente ingiuriato la convivente, una 43enne ragusana.
Un analogo fatto, tra la stessa coppia, era avvenuto lo scorso novembre, ma i carabinieri non avevano potuto arrestare né allontanare l’algerino poiché lo stesso dopo la lite era partito per la madre patria, tant’è che non si sapeva nemmeno se sarebbe tornato. Ieri, appena rimesso piede in casa, s’è ripetuta la stessa scena di allora con schiaffi, minacce e parolacce.
La donna, evidentemente in uno stato di psicologica sudditanza, non intende per alcun motivo denunciare il convivente che addirittura è stato da lei quasi protetto.
I militari però non potevano lasciare le cose andare in questo modo e hanno informato il pubblico ministero dott.ssa Monica Monego, esperta per la Procura della Repubblica Iblea per la protezione delle c.d. “fasce deboli” che ha già richiesto al Giudice un’idonea misura cautelare al fine di evitare ulteriori conseguenze
Nel frattempo i carabinieri, sempre attenti alle prevaricazioni e alle violenze sui più deboli, vigilano, anche perché sanno che nel reiterarsi della condotta di violenze domestiche è possibile procedere all’arresto in flagranza di reato.