L’attuale amministrazione comunale di Comiso si ritrova in seria difficoltà e non riesce ancora ad ottenere il tanto atteso riequilibrio di bilancio.
In sette mesi abbiamo ascoltato di tutto. La presentazione dei bilanci necessari, è stato dichiarato, era passata in mani più sicure ed esperte e nulla e nessuno avrebbero ostacolato il cammino verso la definizione di ogni cosa.
Le dichiarazioni ufficiali sin qui rese dall’attuale giunta comunale, probabilmente troppo ottimistiche, lasciavano intendere che oramai era cosa fatta e che l’emendamento “salva comuni” o cosiddetto “salva Comiso” presentato dalla senatrice Padua, a fine anno 2013, avrebbe consentito al comune di Comiso di far approvare il riequilibrio di bilancio in tre anni (invece dei due previsti per legge) e ripristinare quindi un’auspicabile normalità nella vita amministrativa del nostro comune. E’ la modifica alla legge che tanti ritengono necessaria e che appare, allo stato attuale, l’unica soluzione percorribile e che rappresenta lo scoglio normativo su cui si è arenata l’azione dell’attuale e della precedente amministrazione.
Quindi, anche per evidenti lacune normative delle leggi vigenti che certamente non dipendono dalla volontà dei precedenti o dagli attuali amministratori, ci avviamo ad iniziare il quarto anno consecutivo senza un indispensabile e fondamentale strumento quale è il bilancio.
Tanti altri comuni italiani si trovano nella medesima condizione di Comiso. Auspichiamo quindi che, a Roma, venga prodotto il necessario provvedimento per consentire una via di uscita a dei comuni che devono pur ritrovare una normalità nella vita amministrativa.
Al momento sappiamo che i cittadini comisani, dopo aver ascoltato tanti inutili proclami ottimistici dell’attuale amministrazione, si ritrovano con le tasse comunali ai massimi consentiti dalla legge e con un livello dei servizi erogati dal comune ai minimi storici come non mai in passato.
Da un lato la città è senza bilancio, non è quindi possibile fare alcuna programmazione economica ed i cittadini sono vessati e tassati. Dall’altro lato, se tutto ciò non bastasse, assistiamo anche ad un inaccettabile atteggiamento remissivo dell’attuale amministrazione su tanti altri temi. Tra questi molti temi riguardano delle reali possibilità di ripresa economica della nostra città. Tutti temi che il comune dovrebbe saper affrontare in tempi ristrettissimi.
Eppure in campagna elettorale questi amministratori avevano dispensato innumerevoli promesse.
Si era parlato di attenzione per il comparto agricolo. L’amministrazione comunale di Comiso, chiaramente vicina alle posizioni del governatore Crocetta, non si batte minimamente per chiedere lo sblocco e l’immediata erogazione dei fondi a risarcimento dei danni causati, nel 2012, dal ciclone Athos che riguardano anche molte aziende agricole di cittadini comisani. Lo stesso governo Crocetta che trova i soldi per consentire gli sgravi fiscali ai petrolieri e che, di contro, non trova i soldi per sostenere il comparto primario e gli agricoltori. Questione di scelte! Crocetta, con chiara evidenza, le ha fatte! Anche il deputato regionale Di Giacomo ha pensato di interpretare al meglio il suo mandato preferendo le necessità dei petrolieri a quelle degli agricoltori.
Nel pressi del locale mercato ortofrutticolo viene tollerata la presenza di diversi venditori abusivi che fanno concorrenza sleale agli operatori regolarmente autorizzati dal comune. Nonostante il problema sia stato denunciato in passato anche quest’amministrazione mostra un sostanziale inaccettabile disinteresse.
Il Piano Regolatore generale che risulta essere pronto da tempo, dopo circa 7 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, è ancora fermo e non è stato portato in consiglio comunale per la sua definitiva approvazione. Ciò consentirebbe una primo passo verso una ripresa del settore edilizio.
La sezione condoni dell’ufficio tecnico del comune di Comiso è quasi paralizzata da tempo e nessuno si adopera per porvi rimedio. Da anni tantissime pratiche ristagnano nei tavoli degli uffici comunali e non vengono espletate con evidente danno per i cittadini, che attendono invano, e per le casse del comune che non introitano le somme relative agli oneri concessori da versare.
L’aeroporto di Comiso si sta sviluppando a rilento, è ancora molto lontano dal poter raggiungere un punto di pareggio sotto il profilo economico. Molte trattative con compagnie aeree, che dovrebbero aggiungersi a Ryanair, non usufruiscono di sufficiente attenzione e spinta propulsiva né si riesce a garantire un adeguato supporto gestionale e di marketing da parte del socio di maggioranza (Intersac Catania) in quanto quest’ultimo è troppo impegnato a gestire prioritariamente le problematiche e gli interessi del vicino scalo aeroportuale di Fontanarossa.
Il comune di Comiso detiene tutt’ora un 35% delle quote di So.a.co. (Societa Aeroporto di Comiso). Una quota comunque rilevante che dovrebbe spingere il comune di Comiso a pretendere una corretta realizzazione del piano industriale redatto a suo tempo. Il comune di Comiso, consapevole della ricaduta economica positiva che può scaturire dallo sviluppo di un maggior traffico passeggeri sul comprensorio ibleo, dovrebbe insistere a denunciare la poca solerzia del socio di maggioranza. Piuttosto ci si dovrebbe chiedere, con maggiore forza di quanto si è fatto sin qui, come può l’attuale amministratore delegato di So.a.co Taverniti svolgere adeguatamente i molteplici incarichi che è chiamato a ricoprire. Oltre al suddetto incarico in So.A.Co è infatti impegnato in Confindustria , nelle sue aziende, ed è anche presidente di SAC Catania (Società Aeroporto Catania).
Ci chiediamo, e lo faremo con attenzione crescente in futuro, se il comune di Comiso sta facendo il massimo per incentivare la raccolta differenziata in tutto il territorio cittadino. Sappiamo che un’eventuale innalzamento del volume dei rifiuti indifferenziati, di cui si sente parlare attualmente in città, porterebbe al nostro comune maggiori costi per i conferimenti in discarica.
Purtroppo vediamo che la nuova amministrazione naviga a vista e non si sta rendendo conto di cosa serve fare concretamente per amministrare senza inutili proclami. I nuovi amministratori, purtroppo, sembrano molto interessati a battibeccare con i rappresentanti della passata amministrazione, ad assegnare incarichi a personaggi cari alla loro area politica (retribuiti o con solo rimborso spese, in chiara controtendenza con le necessità della città e con il forte dubbio che non si siano pienamente rispettate le leggi dello stato) ed ad altre cose che ben fanno intravedere il sostanziale disallineamento dagli impegni divulgati nella loro recente campagna elettorale.
Avevano promesso un cambiamento di cui tristemente non si vede alcuna traccia. Comiso,
15/01/2014
MoVimento 5 Stelle Comiso