Il bilancio della Polizia provinciale per il 2013

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In cifre l’attività della Polizia Provinciale nel 2013 secondo il report del comandante Raffaele Falconieri. L’attività si è sviluppa tata principalmente nei servizi di controllo e tutela ambientale, vigilanza ittico-venatoria e attività di polizia stradale.

L’attività di vigilanza in materia ambientale è stata mirata principalmente al controllo dei produttori di rifiuti speciali, pericolosi e non. In massima parte attività produttive, come officine meccaniche, lavanderie, elettrauto, carrozzerie che producono rifiuti speciali pericolosi e non. Altri controlli hanno riguardato numerose aziende di allevamento zootecnico, per la verifica del corretto smaltimento delle acque reflue di allevamento nonché aziende agricole ai fini della gestione dei rifiuti agricoli.

In tutto, a seguito del controllo di n. 82 aziende, sono state accertati n. 19 ipotesi di reati ambientali (stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali, incenerimento di rifiuti agricoli, smaltimento abusivo di liquami di allevamento, realizzazione di manufatto edilizio non autorizzato). Da rilevare, positivamente, il ridotto fenomeno delle “fumarole” estive, rispetto al passato.

“Va evidenziato  – afferma il comandante Raffaele Falconieri – che nel periodo primaverile avevamo fatto opera di sensibilizzazione, visitando decine e decine di imprese agricole che erano state controllate a scopo di informazione preventiva e 26 erano state “diffidate” a non procedere allo smaltimento illecito dei rifiuti agricoli. Sono state, inoltre, riscontrate n. 25 infrazioniamministrative alla normativa  riguardante la tenuta dei registri di carico e scarico, dei formulari di identificazione, della compilazione annuale del M.U.D. e delle modalità di deposito temporaneo dei rifiuti derivanti dal ciclo di lavorazione, trasporto di rifiuti speciali senza il Formulario Identificazione Rifiuti o con formulario incompleto. Sono stati operati n. 8 sequestri penali e 1 amministrativo.

Per quanto concerne l’attività di vigilanza ittico-venatoria è stato fortemente contrastato il fenomeno del bracconaggio. A tal fine tal fine sono stati organizzati mirati servizi di vigilanza, assicurando una presenza quasi costante sul territorio provinciale. In particolare sono state predisposte diverse operazioni antibracconaggio anche in ore notturne, sia durante il periodo di chiusura generale della caccia, sia durante la stagione venatoria per evitare e/o reprimere episodi di caccia mediante l’utilizzo di mezzi vietati (richiami acustici, furetto, trappole etc.). Pertanto, i controlli, già notevoli nel periodo di silenzio venatorio e di preapertura (agosto), hanno ricevuto un considerevole incremento da settembre in poi in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria. Nel complesso, a seguito delle attività sopra descritte in tutto il territorio provinciale,  che hanno portato al controllo di oltre 650 cacciatori, n. 36 persone sono state denunciate in stato di libertà all’A.G. per i reati previsti dalla L. 157/92 (caccia con mezzi vietati, caccia all’interno dell’area protetta dei Pantani Longarini; per quattro soggetti è scattata la denuncia per furto venatorio). Sono stati sequestratin. 30 fucili, n. 691 cartucce, n. 21 furetti, oltre a richiami acustici, batterie, altoparlanti, reti, trappole ed altro materiale utilizzato illecitamente. Quattro  notizie di reato sono state svolte a carico di soggetti rimasti ignoti.  A n. 34 persone sono state contestate violazioni di carattere amministrativo (addestramento cani in periodo non consentito, ambito di caccia non autorizzato, violazioni del calendario venatorio). Da segnalare la individuazione e disattivazione di n. 72 trappole atte alla cattura di selvaggina (presumibilmente conigli selvatici ed in un caso di uccelli), ubicate nel versante ipparino, in massima parte tra la vegetazione e le zone impervie di contrada Fossa Rotonda, territorio del comune di Chiaramonte Gulfi. Le trappole, abilmente mimetizzate tra la folta vegetazione, erano posizionate ai margini delle tane o nei percorsi obbligati del selvatico ed erano  costituite da lacci in filo di ferro dello stesso spessore con sistema di cappio a “nodo scorsoio” ancorati ai rami dei cespugli o ad altri elementi fissi. Dette trappole causano  atroci sofferenze agli animali catturati che, nel tentativo di liberarsi, si procurano gravi ferite sino a morire.

Per quanto concerne infine l’attività di polizia stradale. I servizi di controllo  hanno portato all’accertamento nel 2013 di n. 1615  infrazioni al Codice della Strada (nel 2012: n. 1350), tra cui:

N. 403 mancato uso della cintura di sicurezza (in 11 casi riguardanti il passeggero ed in altri 11 casi minori a bordo)

N. 195 omessa revisione del veicolo

N. 99 violazioni della normativa in materia di autotrasporto (cronotachigrafo, periodi di guida e riposi giornalieri, ecc.)

N. 97 sorpassi pericolosi

N. 66 mancata assicurazione obbligatoria r.c.a.

In totale sono stati decurtati n. 2285 punti patente

“Il personale del Comando di Polizia Provinciale – aggiunge Falconieri – è inoltre intervenuto ed ha svolto gli accertamenti di rito in occasione di n. 95 sinistri stradali (2012: 92 incidenti), di cui 3 con esito mortale, che hanno causato complessivamente la morte di persone (come nel 2012), il ferimento di altre 93: in totale coinvolti n. 139 veicoli.

Dall’analisi dei dati della sinistrosità sulle strade provinciali, si rileva che il fenomeno nel 2013 non ha avuto alcun regresso. A preoccupare è, inoltre,  la percentuale sempre elevata (36%, un incidente su tre) dei sinistri “autonomi” , cioè dei sinistri che hanno visto coinvolto solo un veicolo e, che in moltissimi casi, per il concorso fortunoso di una serie di circostanze (per es.: mancanza di veicoli antagonisti), non hanno avuto conseguenze più gravi, anche se da essi è derivata la morte di un conducente, la prognosi riservata  per un altro oltre al ferimento di numerose persone. In molti di questi sinistri la causa è da ricercarsi nella eccessiva velocità, ma non sono da escludere le molteplici distrazioni durante la guida (uso del cellulare, etc.), oltre che le gravi carenze sullo stato di manutenzione ed efficienza dei veicoli (soprattutto pneumatici usurati)”.