I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno denunciato due persone per contrabbando di tabacchi e sequestrato più di duecentocinquanta pacchetti di sigarette di diverse marche.
Verso le ore 03.30, un’autopattuglia in servizio di controllo del territorio, percorrendo il viale Tenente Emanuele Lena incrociava una Mercedes il cui conducente, alla vista dell’auto rossa e blu, aveva un’impercettibile reazione incontrollata, frenava bruscamente, salvo poi, immediatamente dopo continuava la propria corsa.
Ai due militari il particolare non sfuggiva e, girata l’auto, raggiungevano l’automobilista sospetto, un 35enne catanese già noto alle forze dell’ordine con a bordo la propria convivente, una 45enne ragusana, anch’ella con un passato da assidua frequentatrice della caserma CC di Ibla.
I due graduati decidevano di procedere a immediata perquisizione delle persone e del veicolo, sospettando portassero armi o droga. Rimanevano infatti stupiti dal trovare, nel vano della ruota di scorta, quasi venti stecche di sigarette di note marche nazionali e straniere, il tutto ahimè privo del contrassegno dei monopoli di Stato.
I militari, chiamati rinforzi, procedevano quindi a perquisire il domicilio dei due a Ibla, dove, dentro l’armadio, insieme ai vestiti trovavano più di sei stecche di sigarette, anch’esse prive di marchio dello Stato italiano.
A questo punto, richiesto l’ausilio dei militari della Guardia di finanza (solo le fiamme gialle, infatti, possono procedere al sequestro nei casi di contrabbando), si procedeva a sequestrare i tabacchi e a deferire la coppia all’Autorità giudiziaria Iblea per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri in concorso.
In totale 258 pacchetti di “bionde” per un peso “equivalente” di 5,16 chilogrammi, che determinerà per i due correi una multa di ben 25.800 euro. Il testo unico per le norme doganali prevede infatti 5 euro di multa per ogni sigaretta o grammo di tabacco. La fumata notturna costerà quindi piuttosto cara alla coppietta che altro non ha potuto fare che tornarsene a casa.