I militari della Stazione Carabinieri di Giarratana hanno arrestato un noto pluripregiudicato del luogo per i reati di violenza, minaccia, resistenza, oltraggio e lesioni a un pubblico ufficiale.
L’arrestato, Ignazio Antonello Cultrera di 45 anni, è già noto alle cronache poiché nel 2011 aveva dato fuoco al magazzino di un bar a Giarratana ed era subito stato arrestato dai CC del luogo, stessa sorte gli era toccata quando nel 2009 a Ragusa, con un suo degno compare, aveva tentato di estorcere cinquanta euro all’ex presidente della provincia, oggi senatore, on. Mauro. Ma in paese, dove è ritornato da poco quando lo scorso ottobre è stato scarcerato, lo conoscono soprattutto per i suoi modi spavaldi e arroganti, nonché per essere il fratello dei noti boss Angelo e Vincenzo Mirabella, esponenti di spicco della Stidda vittoriese (il primo ucciso nella “strage di San Basilio”), fatto di cui egli era solito vantarsi in paese.
Orbene, il nostro Cultrera, da qualche mese libero, è sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali e ha l’obbligo di rincasare per le ore 21.00 tutte le sere. Già i carabinieri di Giarratana, pe sospetto o per sentito dire, da tempo sospettavano che il Cultrera facesse il furbetto e rincasasse più tardi le sere che non vedeva in giro i carabinieri, così ieri sera sono subito andati a casa sua, dove si sono presentati al campanello alle 21.15, non trovandolo però in casa.
Qualche decina di minuti dopo, transitando dalla caserma, i militari notavano il Cultrera in attesa. Costui, palesemente brillo, diceva d’essere dispiaciuto per aver fatto tardi. I militari lo invitavano a rincasare immediatamente.
La storia sembrava finita lì (salvo la consueta segnalazione all’ufficio di sorveglianza), senonché pochi minuti dopo i due carabinieri hanno notato il Cultrera fuori da un bar di via venti settembre. Quasi non avevano neanche fatto in tempo a rallentare che già il Cultrera li aveva ingiuriati e minacciati, al che i militari, intenzionati ad accompagnarlo in caserma per i reati di oltraggio e minaccia a un pubblico ufficiale, s’avvicinavano per invitarlo a seguirli. Ma il Cultrera tentava di svicolare verso casa. Subito raggiunto dai due li aggrediva, riuscendo anche a colpirne uno, salvo venire bloccato e ammanettato.
Accompagnato in caserma, veniva dichiarato in arresto per oltraggio, minaccia, resistenza, violenza e lesioni a un pubblico ufficiale e, sentito il Pubblico Ministero dott. Marco Rota, veniva accompagnato in carcere a Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Seguirà anche una sanzione pecuniaria per ubriachezza in pubblico.
Il Cultrera, avendo dato la netta impressione di non essersi per nulla ravveduto nei quasi due anni di carcere, le cui finalità rieducative sembrano esser state vane, sarà altresì segnalato dai Carabinieri di Ragusa al Sig. Procuratore della Repubblica, dott. Carmelo Petralia, per esser proposto per l’applicazione della sorveglianza speciale.