Rischia una denuncia per aggressione, aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di un medico in servizio, l’uomo che nei giorni scorsi ha sferrato un pugno sul volto ad un rianimatore che stava soccorrendo il padre.
L’episodio si è registrato nella serata di venerdì, intorno alle ore 20, ma la notizia si è diffusa in città solo in questi giorni. Tutto è iniziato nell’Unità Operativa di Ortopedia dello stesso ospedale dove, da sei giorni, si trovava un uomo di 88 anni che era stato ricoverato a seguito di un incidente che gli aveva procurato alcune ferite e delle fratture. Le sue condizioni sono state subito giudicate gravi, ma lo stato di salute non suggeriva l’intervento. Nella serata di venerdì, però, il quadro clinico si è aggravato all’improvviso ed i sanitari avevano deciso di allertare il reparto di Rianimazione. Mentre i sanitari soccorrevano l’uomo, il figlio, forse perché riteneva che non fosse stato fatto il possibile per soccorrere il padre o perché in preda allo sconforto, ha sferrato un pugno al medico rianimatore. A bloccarlo gli infermieri, che hanno anche chiamato la Polizia.
Trascorsi pochi istanti, l’uomo, ripresosi dal momento di rabbia, ha chiesto subito scusa ai presenti, rendendosi conto di aver compiuto un gesto assurdo. Intanto, però, il medico ha dovuto fare ricorso alle cure dei colleghi del Pronto Soccorso. Il pochi istanti il suo volto è diventato tumefatto. Si sospettava una frattura al naso ed il labbro presentava una ferita. Sia l’aggressore che gli altri parenti erano stati sentiti dagli agenti in servizio al Commissariato di Polizia di Vittoria che hanno raccolto le loro dichiarazioni e quelle degli altri presenti.
L’anziano, purtroppo, è morto due ore dopo. Nel frattempo di lui si erano occupati altri medici.
Quello registratosi venerdì è l’ennesimo caso di aggressione ai danni di un medico in servizio all’ospedale Guzzardi di Vittoria. Ad essere esposto più degli altri colleghi al rischio aggressione sembra essere il personale del Pronto Soccorso che, secondo quanto denunciato in passato anche dai sindacati, è spesso aggredito dall’ubriaco di turno o da pazienti poco disposti ad attendere la “scaletta” stabilita dal Triage. Da qui la richiesta, finora disattesa, di istituire il posto fisso di Polizia direttamente al Guzzardi.
Fra gli episodi che hanno destato scalpore, nel recente passato, quello registratosi lo scorso settembre quando un romeno di 35 anni era andato in escandescenze proprio al Pronto Soccorso, dove si era recato pretendendo che il medico di turno gli desse dei farmaci. Per calmarlo erano intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia che, a loro volta, erano stati aggrediti dal romeno. Al termine della colluttazione l’uomo era stato immobilizzato ed arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
[Fonte: La Sicilia]