Rocambolesco ritrovamento da parte dei carabinieri di Ragusa di un fucile Brada calibro dodici con tre targhette dove sarebbe dovuta esser riportata la matricola, che era abrasa, dunque si tratta di un’arma clandestina, e di una mitraglietta parzialmente modificata. Ritrovamento, in una casa di campagna, che ha portato all’arresto di un padre ultraottantenne e dei due suoi figli di 55 e 56 anni, incensurati, tutti ammessi ai domiciliari. Il reato contestato è porto e detenzione di arma comune da sparo clandestina. Tutto ha avuto inizio dopo una chiamata al 112 per una lite tra coniugi. I miliari, da prassi, hanno chiesto al’uomo se possedesse armi, e ne sono risultate due legalmente detenute. I carabinieri, a quel punto, hanno chiesto all’uomo di seguirli in caserma, se non che durante il tragitto, il marito ha preso tutt’altra direzione verso una casa di campagna, dove sono giunti anche i carabinieri. Sul posto hanno trovato un anziano e il fratello, con in macchina, all’interno di un involucro in tela, il fucile clandestino. Non ottenendo risposte convincenti son scattati gli arresti, e il sequestro non solo delle armi sospette, fucile e mitraglietta, ma in via precauzionale anche di tutte le altre detenute legalmente, compreso oltre un centinaio di munizioni di calibro 12 e 16, differenti dal calibro delle armi. Prosegue l’attività di indagine per risalire alla provenienza ed all’eventuale destinazione delle armi sospette, che saranno trasmesse al Ris di Messina.