La lettera a Babbo Natale del consigliere Carmelo Ialacqua di Movimento città scompagina l’andazzo del consiglio comunale di lunedì mattina, convocato in seduta ispettiva. La pubblica assise infatti sembrava scorrere come da pronostico, con la mezz’ora di comunicazioni utilizzata dai consiglieri di opposizione per tracciare un bilancio di fine anno, a loro dire fallimentare, dei sei mesi di amministrazione Piccitto. Toccati tutti i temi che in queste settimane hanno animato, spesso con toni accesi, sia la discussione in aula che quella attraverso gli organi di informazione. L’innalzamento dell’imposta sugli immobili, l’adozione del Regolamento Tares ed i relativi aumenti e disservizi, le mancanze programmatiche contenute nel Bilancio di previsione e nel Piano di spesa della legge su Ibla, la piscina comunale chiusa, il mancato bando per il rinnovo del servizio psico-socio-pedagogico nelle scuole, la gestione del canile comunale, i costi esosi e poco chiari delle iniziative culturali promosse in stagione estiva e dell’edizione di Natale Barocco. Un elenco chiaro che gli esponenti di minoranza consegnano all’assessore Flavio Brafa, presente in rappresentanza della Giunta. «Alla luce di tutte le incoerenze di questa amministrazione – conclude per le opposizioni Elisa Marino – mi chiedo se vi siete fatti almeno un esame di coscienza. Dovrete rendere conto delle vostre azioni a tutti i cittadini ragusani». «Ringrazio tutta l’opposizione per i punti fin qui trattati – ha replicato Brafa trattando i temi di propria competenza –. Il servizio psico-socio-pedagogico è stato penalizzato dal bando formulato dalle passate amministrazioni in modo discutibile. Stiamo lavorando per nuove clausole che blinderanno il servizio, evitando che una simile situazione si ripeta in futuro. Una risposta ai cittadini in difficoltà verrà data a breve con l’istituzione di un punto spesa solidale nonché della mensa solidale. Ed ancora attraverso i cantieri di lavoro per i quali, potenzialmente entro fine anno, arriverà la graduatoria provvisoria degli aventi diritto. Tutti i nominativi saranno verificati, in modo che l’assegnazione risulti trasparente e limpida. Per quanto riguarda la Tares ricordo che abbiamo istituito con un atto di indirizzo una fascia di esenzione per i nuclei familiare con Isee inferiore 4.186 euro». In mezzo a tutto ciò il consigliere Ialacqua ha utilizzato i minuti a propria disposizione per comunicare alla Giunta di avere scritto una letterina a Babbo Natale. «Intanto per ringraziare del regalo anticipato – ha spiegato l’esponente di Movimento città – consegnato alla città nel mese di giugno. Per ricordare però di avvisare la Befana che qualcuno da giugno ad ora merita un sacco di carbone. La vittoria elettorale fu un traguardo condiviso ma la storia successiva purtroppo no. Avevamo in mente a giugno tanti buoni propositi, primo fra tutti portare avanti un progetto diverso per questa città fatto di moralità, inclusione sociale e culturale, politiche verdi e basato su un nuovo modo di fare politica all’insegna della condivisione, della partecipazione, della trasparenza». Rivolgendosi al gruppo del Movimento cinque stelle Ialacqua sottolinea che in questi mesi tutto ciò è stato accantonato. «Mi scuso per il tono poco conciliante con il clima natalizio – conclude – ma io preferisco guardare a quello che verrà con il nuovo anno. Chiedo di dare seguito alle tante parole di speranza che abbiamo dato in questi mesi alla gioventù ragusana, sono loro che più di tutti attendono adesso risposte da noi. Mi auguro che questa letterina arrivi a chi di destinazione e che per il prossimo anno almeno qualcuno di questi regali possa raggiungerci». Un messaggio chiaro ma inaspettato soprattutto per i consiglieri Cinque stelle che, hanno assicurato, non hanno idea su cosa il componente di maggioranza volesse dire. Nessuna sorpresa per chi invece ha seguito con attenzione le cronache consiliari e politiche di questi mesi. Sebbene l’esponente di Movimento città non abbia mai utilizzare toni esasperati né sia ricorso a gesti plateali, ha spesso sottolineato una mancanza di condivisione da parte della Giunta delle politiche sin qui adottate e le astensioni arrivate nei momenti cruciali come la votazione dell’aumento Imu ne sono state una significativa prova.