Completato il restauro del gruppo scultoreo di Diana posto in piazza Fonte Diana. Il lavoro, paziente e abile, di ripristino dello stato originario è stato eseguito, gratuitamente, dalla restauratrice Viviana Meli, docente di tecniche di restauro sia all’Accademia di Belle Arti di Catania e Ragusa.
“A seguito degli atti vandalici che hanno deturpato la statua di Diana collocata in Piazza – spiega la stessa Viviana Meli – da comisana, per amore della mia città, e del mio simbolo, la dea cacciatrice, mi sono offerta gratuitamente per l’intervento di restauro. Quando ho visto cos’era successo ad essa, per me è stata come una ferita, in quanto non si ha il rispetto per l’opera d’arte in sé. Mi sono recata dal sindaco, spiegandogli lle mie intenzioni ed ha accettato con entusiasmo la mia offerta. Dopo il nulla osta della Soprintendenza di Ragusa, ho iniziato a lavorare sulla statua”.
“Dal sopralluogo avvenuto il giorno 31 ottobre 2013 si è potuto analizzare la situazione della statua – continua Viviana Meli -. Osservando attentamente le ridipinture localizzate negli occhi, nelle labbra e nelle unghie dei piedi, i vandali abbiano utilizzato dei pennarelli indelebili e del bianchetto, per tanto non si può meccanicamente rimuovere con il solo utilizzo di bisturi, poiché i pennarelli non hanno materia, ma si dovrà procedere con test di solubilità, tramite impacchi di carta giapponese e opportuni solventi, idonei a rimuovere gli strati di colore. Una volta individuato il solvente più efficace, tramite pulitura chimica, con l’ausilio di tamponi e pinzette, e impacchi con della carta giapponese, piano piano il colore si assorbiva sulla carta, procedendo così poco alla volta all’eliminazione degli strati del colore, cosiddette ridipinture, estranee all’originale.Da premettere che la pulitura è la parte più delicata ed impegnativa dell’operazione di restauro, ed essa va svolta in maniera accurata e minuziosamente. Le sostanze e il metodo impiegati per la pulitura sono strettamente legati alla natura del materiale da rimuovere, nonché alla materia e allo stato di conservazione della superficie dell’opera.Per pulitura s’intende la rimozione dei materiali alterati o alteranti che si trovano sulla superficie dell’opera. Con la rimozione dei primi strati del colore e procedendo per gradi, la nostra Diana è tornata al suo splendore di prima. Con grande soddisfazione sono orgogliosa di aver riportato Diana allo stato originale. Ringrazio di vero cuore a tutti per avermi dato la possibilità di restaurare un simbolo così importante per la mia meravigliosa città”.
“Esprimo anche a nome dell’intera cittadinanza i sensi di gratitudine e l’apprezzamento per l’opera svolta gratuitamente dalla dottoressa Meli – ha commentato il sindaco Filippo Spataro -. Oggi i comisani possono tornare ad ammirare uno dei simboli della nostra città nel suo aspetto originale al termine di un lavoro eseguito con grande perizia e delicatezza e, posso senza dubbio dire, con grande cuore e amore”.