Quattro attività commerciali che si occupavano, singolarmente, di riparazioni di carrozzeria, compravendita di beni immobili e fabbricazione di materiale plastico; ancora, un capannone industriale di oltre 500 metri quadrati sulla Ragusa – Santa Croce con annesso terreno; diverse abitazioni ubicate nel capoluogo e disponibilità finanziarie. Beni in capo ad un noto imprenditore 53enne ragusano, per i quali stamani è scattato il provvedimento di sequestro da parte della Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura della repubblica. “Si parla di un valore, in termini catastali, che supera un milione e mezzo di euro, anche se il valore reale di tali proprietà sarebbe – a detta del Procuratore Carmelo Petralia – quasi il doppio”. L’attività compiuta pare sia solo l’incipit e non si escluderebbe un proseguo delle indagini, come riscontrato nel corso dei sequestri operati stamani. Il provvedimento riguarda lo stesso imprenditore che era stato arrestato lo scorso gennaio per una serie di truffe seriali di natura assicurativa. “Seguendo il flusso del denaro – ha spiegato il colonnello Alessandro Cavalli – siamo riusciti a capire dove era stato investito, procedendo ai sequestri di stamani, frutto di attività illecite”. Nel corso dell’attività è anche emerso che un autolavaggio, destinatario della misura cautelare, è risultato sprovvisto delle autorizzazioni allo smaltimento dei reflui di lavorazione. Le due persone che gestivano l’attività sono state denunciate.