“Ci sono centinaia di problemi da risolvere nel nostro sistema scolastico e si pensa solo a lavagne multimediali e registro elettronico. Questa è l`eterna storia del fallimento italiano”. Lapidario il commento di uno dei rappresentanti di Istituto contattato per spiegare il punto di vista degli studenti del Liceo Classico Umberto I di Ragusa riguardo all’adozione del Registro elettronico on-line. L’iniziativa, come spiegato dalla preside Nunziata Barone, rientra nel meccanismo della trasparenza dell’attività della pubblica amministrazione. L’attivazione, deliberata come Collegio docenti nel mese di settembre e poi come Consiglio di Istituto ad ottobre, potrebbe essere effettiva già per la fine del primo quadrimestre, quindi intorno alla metà del mese di febbraio. “Questo è il futuro della scuola – ha affermato il preside – una condizione che presto diventerà obbligatoria in tutta Italia. Per agevolare il sistema elettronico stiamo potenziando la rete wireless all’interno delle strutture, in modo da permettere ai docenti di aggiornare in tempo reale, magari anche attraverso l’utilizzo di un tablet, la situazione personale di ogni alunno. Il portale sarà accessibile sia ai docenti che ai genitori, cliccando un link sul sito ufficiale dell’istituto, attraverso un identificativo ed una password. Le notizie a disposizioni delle famiglie – spiega – riguarderanno le assenze, i ritardi, i voti nelle singole discipline, i risultati quadrimestrali e quindi le valutazioni periodiche. Questo portale on-line dovrebbe soppiantare il registro cartaceo ma chiaramente – conclude la preside Barone – fin quando il sistema non diventerà sicuro al 100% verrà affiancato alla documentazione cartacea”. Numerosi finora i casi, a livello nazionale, di violazioni delle informazioni da parte di alunni nel tentativo, a volte riuscito, di cambiare i voti, cancellare assenze o valutazioni negative”. In realtà il nostro interlocutore condivide con noi alcuni interessanti spunti che fanno da contraltare alle dichiarazioni del preside. Se da un lato Barone parla di un ammodernamento del sistema scolastico, atteso dai genitori ed accolto favorevolmente anche dai rappresentanti degli studenti, proprio il nostro interlocutore appare tutt’altro che convinto. “Non abbiamo idea di cosa sia in realtà un registro elettronico – sottolinea – forse potrebbe servire a velocizzare alcuni passaggi nel lavoro dei docenti, e questo potrebbe essere anche un bene. Eppure io ritengo che questa comunicazione diretta ed istantanea con le famiglie sia la cancellazione di un percorso di studi che dovrebbe almeno tendere a rendere lo studente responsabile e pronto alla vita, non abituato a regimi carcerari e limitato a essere una macchina da studio. Inoltre penso sia limitativo per il lavoro dei docenti, costretti a rendicontare anche le proprie azioni manco fossero direttori di banca. Sono le solite riforme inutili – conclude lo studente – scritte da gente che della scuola non capisce nulla”. Cambiano probabilmente le tematiche ma l’universo scolastico rimane sempre un campo da gioco nel quale diverse generazioni sono obbligate al continuo confronto.