“Sono dispiaciuto ma quando vengono meno correttezza e rispetto, essendo una persona che agisce d’istinto, queste sono le inevitabili conseguenze”. E’, in sintesi, il commento del Vicesindaco di Vittoria Filippo Cavallo che ieri mattina ha presentato la sua lettera di dimissioni. “Una decisione – ha spiegato – maturata in tre secondi , non appena ho compreso quello che stava succedendo e la mancanza di delicatezza nei miei confronti”. Il riferimento è alla firma del contratto con la Sap in programma ieri mattina a Palazzo Iacono. Una firma confermata fino alla sera prima. Cavallo, pertanto, di buon mattino si reca al Comune e lì viene informato dal segretario della decisione assunta autonomamente dall’assessore Angelo Dezio di rinviare tutto. “Mi sono seduto – racconta – mi sono fatto dare un foglio e ho scritto, in quattro righe, le mie dimissioni. Io do l’anima e il cuore ma pretendo rispetto ed educazione. Stiamo parlando di un contratto pianificato nell’ambito del bando di gara per l’affidamento della gestione del servizio dei rifiuti in città e anche la ditta sapeva che doveva firmare. Può verificarsi un problema, un disguido ma in questi casi fare una chiamata per avvisare è il minimo”.
Lei, nell’ottica dell’annunciata verifica di gennaio da parte del Sindaco Nicosia, sembrava essere tra gli intoccabili…
Sono consapevole di aver assunto una decisione singolare ma se vengono a casa tua e ti buttano a terra la porta tu che fai? Ognuno ha le proprie deleghe e n on si possono invadere i campi degli altri, non è concepibile o tollerabile. Io nella vita cerco sempre di non litigare e di non discutere con nessuno ma non voglio essere scalzato da nessuno.
Che succederà adesso? Rimarrà comunque in giunta ma senza la carica di Vicesindaco o lascerà del tutto?
Lunedì mattina incontrerò il Sindaco Nicosia e con lui mi confronterò a quattr’occhi su quello che è successo. Io penso che lui non poteva non sapere ma intendo comunque sentire e conoscere la sua versione dei fatti. Alla fine, se lui vorrà ancora riporre fiducia in me sarò disponibile a fare un passo indietro altrimenti, se ciascuno rimarrà sulle proprie posizioni, sarò completamente fuori dalla giunta e tornerò ad essere il semplice geometra vicino ai miei concittadini che sono sempre stato.