Giovedì pomeriggio, alle ore 18, presso lo Spazio Cultura “Meno Assenza”, si é svolto un incontro tra l’Amministrazione Comunale e i cittadini. Il tema su cui si é dibattuto é stato il bilancio e le scelte economico finanziarie effettuate alla luce dei numerosi debiti fuori bilancio di cui l’amministrazione é venuta a conoscenza negli ultimi tempi e, in genere, della deficitaria situazione economica ereditata.
Il Sindaco ha introdotto i lavori spiegando che la situazione finanziaria generale di tutti i comuni é difficile a causa dei numerosi tagli ai trasferimenti operati da Stato e Regione ai Comuni. “Questa situazione ci costringe, per cercare di non eliminare alcuni servizi, a chiedere la compartecipazione alle famiglia. Parlo dei servizi a domanda individuale come la refezione scolastica, il trasporto degli alunni con lo scuolabus, il servizio di doposcuola, l’assistenza domiciliare agli anziani.
Allo stesso tempo sono cosciente che tutto questo comporta impopolarità per l’amministrazione. Da vittima di questa situazione che ho ereditato e sulla quale non ho colpe, oggi mi sento il carnefice.
Gli amministratori che si sono succeduti negli anni, a Pozzallo, come in gran parte dei Comuni siciliani, hanno amministrato male. Oggi la situazione é ancora più difficile perché c’è gente che non ha lavoro e non può pagare le tasse. Alcuni hanno anche problemi di sopravvivenza e lo riscontro quotidianamente quando al Comune vengono persone in cerca di lavoro, sussidi, denaro per pagare le bollette della luce e il comune di Pozzallo non é in grado di erogare contributi del genere. Sono anni ed anni che il Comune di Pozzallo non paga le bollette dell’Enel. Questo i cittadini devono saperlo. E anche per pagare le cooperative abbiamo enormi difficoltà.
Non é facile lavorare in questa situazione, é un impegno davvero arduo. Per noi, dopo due mesi dall’insediamento, dichiarare il dissesto sarebbe stata la soluzione più semplice da adottare. Ma da persone responsabili e da amministratori sappiamo che il dissesto é penalizzante per la città, perché mette circa 80 dipendenti in mobilità, porta tutti i tributi al massimo. Le persone che lavorano nelle cooperative andrebbero tutte a casa e moltissime altre persone perderebbero il lavoro.
Fino a quando io potrò, assumendomi tutte le responsabilità, cercherò di evitare il dissesto. Io sono moralmente a posto con la coscienza, convinto di avere fatto il bene dei miei concittadini”.
Il vice sindaco Francesco Gugliotta ha spiegato che “fin dall’approvazione del conto consuntivo dello scorso anno la Corte dei Conti ha posto dei rilievi sui quali l’amministrazione comunale é chiamata a dare delle risposte. Il bilancio in fase di approvazione quest’anno é il primo vero bilancio dell’amministrazione Luigi Ammatuna, perché quello dello scorso anno era stato realizzato in “condominio” con l’amministrazione precedente.
La corte dei conti ha chiesto una puntuale ricognizione dei debiti fuori bilancio, dei residui attivi e passivi ed altre precise informazioni utili a stabilire come si muovono le amministrazioni in termini di materia economico finanziaria.
Oggi abbiamo la certezza, con i numeri che stiamo portando alla vostra attenzione, che i conti del nostro comune non fossero realmente a posto. In passato sono stati fatti sempre bilanci conclusi in pareggio e, addirittura un anno con un attivo. Ciò significa, alla luce di quanto verificato da noi in questi mesi che non erano bilanci veritieri. A noi, quindi, é rimasta solo una scelta: quella di non continuare ad operare, come si faceva fino all’anno scorso, mettendo a bilancio somme che non avremmo mai incassato per pareggiare le uscite. Abbiamo voluto mettere la parola fine a quella situazione e mostrare realmente ai cittadini la situazione per quella che é. Noi la abbiamo chiamata “operazione verità” perché fin dall’inizio abbiamo voluto fare chiarezza sui conti e intendiamo portarla avanti. Con l’approvazione dell’ultimo conto consuntivo abbiamo fatto emergere un disavanzo di circa 7 milioni e 800 mila euro. Noi stiamo lavorando in gestione provvisoria, limitando le spese e gli impegni economici. Chiederemo ai nostri principali creditori di redigere piani di rientro dilazionati in periodi più lunghi per avere più tempo per recuperare. Il decreto salva imprese ci ha consentito di erogare una prima tranche di 5,5 milioni di euro necessari a pagare le imprese che hanno fornito servizi per il comune da diversi anni”.
Il funzionario del servizio finanziario, Angelo Zaccaria, e l’esperto in materie finanziarie del sindaco, dott. Giorgio Gianní, hanno spiegato che grazie alle somme del decreto salva imprese il comune é riuscito ad evitare di pagare gli interessi alle aziende creditrici. Giannì ha spiegato che sui debiti pregressi esiste una norma che obbliga i Comuni, dal 2001, ad erogare gli interessi moratori in modo automatico. Sono interessi obbligatori che viaggiano dal 7al 9 per cento annuo. Queste somme sono state risparmiate dal comune di Pozzallo con il pagamento delle aziende tramite il decreto salva imprese.
Quando é terminata la spiegazione da parte degli amministratori, alcuni cittadini e rappresentanti di categoria hanno preso la parola affermando che a loro modo di vedere, é più utile che venga dichiarato il dissesto in modo che i costi vengano distribuiti tra cittadini, personale comunale e imprese, evitando di sovraccaricare le famiglie con costi che non possono essere più sostenuti.
Quasi tutti gli interventi sono stati a favore del dissesto finanziario, ma Sindaco e vice sindaco hanno spiegato che, da parte loro, faranno di tutto per evitarlo, perché probabilmente la popolazione non si rende conto che, in quel caso, il prezzo da pagare per ogni cittadino sarebbe molto più salato di quanto si possa immaginare.