Seduta consiliare senza troppi sussulti quella di giovedì sera a Palazzo dell’Aquila. Un ordine del giorno che imponeva atti sui quali c’era ben poco da discutere, anche se proprio per uno di questi, votato poi all’unanimità, il dibattito in aula si è animato. Il punto 2 riguardava il riconoscimento del debito fuori bilancio a seguito di un decreto ingiuntivo del 2011 per quanto riguarda delle fatture non pagate al Consorzio ASI di Ragusa. “Iniziano ad arrivare in aula una serie di debiti fuori bilancio – ha sottolineato l’assessore Stefano Martorana – sui quali nei prossimi giorni inizieremo una discussione in Quarta commissione. Questo in particolare si riferisce agli interessi ed alle spese legali, in tutto 70.720,86 euro, a seguito di un decreto ingiuntivo a causa del mancato pagamento da parte del nostro Ente di cinque fatture, una relativa al 2003, le altre comprese tra il 2010 e 2011, per l’impianto di depurazione di contrada Lusia gestito dal consorzio Asi. Il debito contratto dal Comune per 1 milione 172 mila euro verrà onorato come disposto dalla Giunta municipale, a partire da questo mese grazie ad una serie di rateizzazioni”. “Abbiamo appreso in Commissione che la passata amministrazione ha deciso di non pagare tale servizio – spiega Massimo Agosta dei Cinque stelle – per mancanza di liquidità. A quanto pare una scelta politica che in regime di emergenza ha imposto agli uffici di non onorare le fatture arrivate dall’Asi. Era questo l’Ente in perfetta salute che ci avevano presentato in campagna elettorale?”. “Vincendo le elezioni non vi siete caricati solo i crediti ma anche i debiti di questo Ente – spiega Giuseppe Lo Destro di Ragusa domani – questo fa parte del gioco. Ricordo che la chiusura dell’esercizio finanziario 2012 parla di un avanzo di 10 milioni di euro. Prendete le carte, leggetele e non distorcete i fatti”. Al commento: “Inconcepibile caricarci dei debiti contratti negli anni precedenti” di Nicita dei Cinque stelle, ribatte Mirabella di Idee per Ragusa: “Inconcepibile sedere in quest’aula senza conoscere l’abc della vita istituzionale dell’ente. Questo è un atto di continuità amministrativa, smettiamola con le strumentalizzazioni”. “Ricordo che questi atti passeranno al vaglio della Corte dei conti – conclude il presidente Giovanni Iacono – mi auguro, da cittadino oltre che da consigliere, che la responsabilità di tali scelte dei passati amministratori sia comunque approfondita con la dovuta attenzione”. Sul punto successivo, che prevedeva l’adozione misure correttive in ordine agli organismi partecipati, come da deliberazione del Commissario Straordinario del 5 aprile 2013, e l’adozione di un nuovo atto proposto al consiglio da una deliberazione della Giunta risalente ad ottobre, l’opposizione è uscita dall’aula perché a suo dire l’argomento non era di competenza del consiglio e quindi l’atto illegittimo. “Abbiamo provato ad illustrare le nostre ragioni in Prima commissione – hanno sottolineato Maurizio Tumino del PdL e Giorgio Massari del Pd – ma l’assessore si è dimostrato sordo pertanto non abbiamo potuto fare altro che abbandonare l’aula”. L’opposizione contesta in particolar modo il punto 3 della delibera che prevede il recesso dalla partecipazione della SO.SV.I.. Una decisione che a loro parere non è di competenza della pubblica assise, bensì della Giunta.