Esaminate le problematiche connesse all’attuale crisi economica e le conseguenze sociali che ne derivano a carico di famiglie e imprese, riconducibili alle gravi difficoltà a far fronte ai mutui ed ai prestiti. E’ stato il tema affrontato nel vertice promosso dalla Prefettura di Ragusa alla presenza dei rappresentanti degli istituti bancari che operano nel territorio ibleo. Nel corso dell’incontro, il Prefetto Annunziato Vardè ha sensibilizzato le banche ad attivare gli strumenti ritenuti idonei per venire incontro alle situazioni più gravi di disagio economico. L’attenzione è stata maggiormente focalizzata nell’ambito delle procedure esecutive successive alla vendita della casa. E’ stato anche chiesto di disporre gli opportuni controlli sul rispetto dei vincoli normativi in materia, rispetto le condizioni e i tassi sui mutui. Accanto alle possibili speculazioni illecite legate alle aste giudiziarie, che si sa bene essere oggetto di inchieste giudiziarie in corso, sono state evidenziate le criticità dettate dai drastici abbattimenti del valore degli immobili con conseguenze per il debitore ma anche per l’istituto bancario, che non riesce a soddisfare il proprio credito. Da qui la necessità – è stato evidenziato nel vertice di ieri mattina – di un’adeguata opera di informazione sugli strumenti attualmente forniti dall’ordinamento e che non risultano adoperati sul territorio, come ad esempio il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura. All’appello del Prefetto hanno risposto i rappresentanti delle banche che, pur avendo ricordato di avere già attivato particolari cautele nelle procedure esecutive nei confronti di persone disagiate, hanno espresso la piena disponibilità a ricorrere anche a strumenti di rinegoziazione del debito. Strumenti da attuare caso per caso, fermo restando ogni ulteriore opera di informazione dell’utenza e di controllo su eventuali applicazioni di condizioni di mutuo non in linea con i vincoli normativi.