Licei accorpati, per l’Amministrazione il nome dev’essere “Campailla”

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La doppia intestazione “Galilei – Campailla” che abbiamo visto comparire ultimamente in riferimento ai tre licei della città di Modica, scientifico, classico e artistico, proprio non va giù a tanti. Tra i tanti ci sono il primo cittadino Ignazio Abbate e l’assessore alla pubblica istruzione Orazio Di Giacomo.  “Ai nostri licei modicani bisogna dare a nostro avviso – dicono i due –  un’unica fisionomia. Il nome “Tommaso Campailla” ne da l’identità. In questo modo terremo viva la nostra memoria storica. Campailla è testimonianza viva dell’ingegno modicano, riconosciuto a livello internazionale”. Quindi la proposta di assessore al ramo e sindaco è chiara, Classico, Scientifico e Artistico tutti accomunati da un unico nome, quello appunto dell’illustre medico e filosofo modicano. Una controproposta che sicuramente non farà fare salti di gioia al dirigente Carrubba tra i primi sostenitori dell’accorpamento dei licei modicani. Una proposta che arriva dopo una serie infinita di iniziative portate avanti da ex alunni, da politici, da uomini di cultura contro la scomparsa del nome Campailla dopo l’accorpamento di quest’anno. Le ragioni di chi vorrebbe un unico nome sono quelle della storia. Il Liceo Classico Campailla fu istituito con regio decreto nel 1878 e fu tra le prime 20 istituzioni liceali nel neonato regno d’Italia. Quasi un secolo dopo, nel 1962, nacque proprio da una costola del Campailla, il liceo scientifico Galileo Galilei. La tradizione contro l’innovazione, l’eterno dualismo che si ripete in questa nuova querelle nata da antichi campanilismi. Il nome “Galilei – Campailla” sembra obiettivamente una contraddizione, una forzatura che piace a pochi. Un po’ come se ci fosse una squadra chiamata Inter-Milan. Di contro lasciare sopravvivere solo il nome “Campailla” vorrebbe dire cancellare il Galilei e con esso 50 anni di istruzione e andare contro ad una direttiva arrivata dall’alto che ha decretato l’accorpamento del classico allo scientifico e non vice-versa. Era stato il parlamentare Nino Minardo a chiedere, su pressione di docenti, alunni e genitori del Campailla, a chiedere al ministro della P.I. Carrozza il doppio nome per evitare che Campailla scomparisse definitivamente dal panorama dell’istruzione nazionale. Ora la nuova proposta che di certo farà discutere.