Iniziano i lavori in via Aldo Moro e il traffico va in tilt

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    Stamattina i residenti del quartiere Sorda si sono risvegliati in mezzo al caos, non riuscendo ad accompagnare i figli a scuola o a  recarsi al proprio posto di lavoro puntualmente. Intorno alle otto il traffico veicolare di tutte le arterie stradali, nel quartiere nuovo della città, erano intasate. Chilometri di fila e ritardi obbligati sono stati causati dai lavori, iniziati stamane in Via Aldo Moro (parallela di Via S. Cuore), riguardanti il rifacimento del manto stradale ed alla estirpazione degli alberi che, con le loro radici, hanno reso impraticabile buona parte della carreggiata.
La ditta incaricata dal Comune ha iniziato i lavori, senza avvisare i cittadini, e senza pensare di posticipare i lavori ad orari meno “caotici”. L’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto avvertire la cittadinanza o, meglio ancora, invitare la ditta a posticipare i lavori al periodo post-natalizio, prevedendo pure che, il prossimo fine settimana, Modica dovrebbe ospitare, si spera, migliaia di turisti per il Chocomodica e che, comunque, le condizioni meteorologiche non saranno certamente favorevoli al proseguo dei lavori, in queste settimane “dicembrine”.
Commercianti inferociti, automobilisti arrabbiati e residenti furiosi hanno inviato le loro lamentele a Cittadini Liberi che, come sempre, li ha raccolti e comunicati al Comune di Modica.
“Penso che l’Amministrazione Comunale modicana  – dichiara il coordinatore di Cittadini Liberi, Giorgio Iabichella – abbia già dato un assaggio della propria capacità amministrativa ed organizzativa (facendo le dovute eccezioni), non mostrando margini di miglioramento. E visto che, pare, il Sindaco decide tutto senza chiedere ai cittadini, o a chi vive ogni giorno in questo quartiere, prima di attuare azioni che possano recare danni ai commercianti, ai cittadini ed al turismo, chiedo ai modicani  – conclude Iabichella – di rimostrare sempre le loro problematiche,  presso il Palazzo Comunale o sui social network, per far comprendere al Primo Cittadino che, a volte, basterebbe avere un pizzico di umiltà, ammettendo i propri limiti in alcuni settori, e chiedendo consiglio ai cittadini.”