Un grave fatto di sangue si è verificato la notte scorsa nelle campagne del vittoriese. Intorno alle 3.30 un romeno è giunto in pronto soccorso accompagnato da alcuni connazionali. Presentava una vistosa ferita da arma da fuoco alla gamba destra. Medicato e sottoposto ad intervento chirurgico risultava affetto da “ferita d’arma da fuco gamba dx con frattura del terzo distale”.
Il ferito è un romeno, G.N.V. le iniziali, ha 43 anni è residente a Vittoria ed ha lievi precedenti penali.
La polizia è intervenuta sul posto. Immediatamente sono scattate le indagini.
E’ stato individuato il luogo dove il figlio e la compagna del ferito erano stati a prelevarlo, un caseggiato sito in c.da pozzo bollente, dove sono state rilevate diverse tracce di sangue e la scarpa del ferito.
La casa risulta abitata da un romeno con la moglie. Da alcune settimane vi abitano anche due fratelli dell’uomo arrivati da poco dalla Romania.
Nel corso della mattinata di ieri sono stati sentiti alcuni testimoni, in particolare i familiari della vittima ed un terzo connazionale che era stato contattato telefonicamente, appositamente per recarsi presso quel casolare a prelevare il ferito ed accompagnarlo in ospedale.
Si è accertato così che a esplodere un colpo di fucile all’indirizzo della vittima è stato uno dei due fratelli temporaneamente ospitati presso casa dell’ammogliato.
Sono scattate le ricerche e dopo un breve lasso di tempo l’uomo è stato rintracciato dalle pattuglie della Polizia di Vittoria e Ragusa nei pressi di c.da pozzo bollente in compagnia di un fratello.
Si chiama CALIN Ciprian, romeno di 34 anni, incensurato e senza fissa dimora.
La Polizia ha eseguito nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto perché ritenuto responsabile dei reati di lesioni personali pluriaggravate sia dalla durata della prognosi, 45 giorni, sia perché commesse con arma da sparo, per porto abusivo di arma da fuoco e per la ricettazione della stessa.
L’arma peraltro non è stata rinvenuta.
Le indagini continuano al fine di verificare l’intera dinamica della vicenda, non riuscendo alcuna certezza sui motivi che hanno avuto come conseguenza il gravissimo fatto di sangue e il luogo dove è stato esploso il colpo d’arma da fuoco.
La versione fornita dalla vittima, infatti, recita che egli stesso con i tre fratelli si stava intrattenendo a giocare a carte a casa di questi ultimi e durante la partita l’autore del violento gesto era fatto oggetto di scherno da parte degli altri, da lì a poco, l’imprevista reazione del connazionale che armatosi gli esplodeva contro una fucilata.
Con evidenza sono diversi gli elementi poco convincenti sui quali bisogna fare luce.
In primo luogo è certo il possesso di un’arma da parte di romeni che non hanno alcun titolo per detenerle. Inoltre il romeno che occupa stabilmente il caseggiato è pregiudicato per rapina, estorsioni e minacce.
Non è escluso che il fatto possa essersi generato da motivi diversi ed in altro luogo.
Tutti, comunque, sono stati sottoposti al “Tampon Kit” al fine di rilevare eventuali tracce relative allo sparo di armi da fuoco.
Il fermato è stato condotto presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.