Amaro il momento vissuto mercoledì pomeriggio allo stadio Aldo Campo. Un epilogo penoso per il Ragusa Calcio, tutti i giocatori sono stati svincolati e si sono già congedati, anche se tecnicamente l’atto sarà formalizzato solo il 1 dicembre. Legati alla maglia azzurra, non si sa ancora per quanto, sono rimasti soltanto Rao e De Souza oltre i giocatori locali Ferla, Milazzo, Iozzia ed i giovani della Juniores. Questi i calciatori sui quali l’attuale presidente Nicola Savarese intende continuare a puntare. “Do lo svincolo a tutti per andare a giocare dove vogliono – ha dichiarato seccamente – ma soldi non ne ho più. Ho fatto il massimo”. Visibilmente provati il capitano Gabriele Ferla e il beniamino dei tifosi, Alessio Milazzo. Dopo oltre 3 mesi di sofferenze, iniziati con la cessione societaria da Rimmaudo a Enzo Vito, anche i giocatori hanno mollato. Quella iblea diventa così a tutti gli effetti una società “fantasma”, soltanto un miracolo potrebbe infatti evitare la mancata trasferta di domenica prossima. La squadra al 99%. non andrà ad Agropoli e non rispetterà così il calendario di serie D. Dopo appena 6 anni di attività l’A.S.D. Ragusa Calcio è stavolta al suo atto finale. Il preparatore atletico Giuseppe Stracquadaneo, con un ultimo tentativo, lancia un appello: “Occorre organizzare in tempi brevi un consiglio comunale con la presenza di imprenditori disponibili a dare una mano al Ragusa Calcio. Se non c’è nessuno è bene chiudere subito, la politica deve intervenire per tutelare il buon nome della città e della provincia!” La realtà però dice che il Ragusa Calcio è ormai sull’orlo del precipizio ed alcune voci dal fronte ultras parlano di una manifestazione di protesta che potrebbe essere organizzata già giovedì pomeriggio davanti a Palazzo dell’Aquila.