E’ fitta l’attività della Procura della Repubblica di Ragusa sul mare magnum delle aste giudiziarie. Tre i filoni attualmente al vaglio della procura. Il primo riguarda il caso Guarascio, nel quale sono ancora in corso gravi irregolarità che sconfinano nel penalmente rilevante relativamente alla procedura di aggiudicazione della casa, come rilevato dal procuratore Carmelo Petralia. Ragion per cui senza anticipare l’attività che sarà posta in essere dall’ufficio, appare cosa certa un intervento per stoppare le irregolarità. Il secondo procedimento, che sta seguendo il sostituto Marco Rota, riguarda il sistema delle aste giudiziarie in cui sarebbero coinvolti, tra gli altri, studi professionali e attingerebbe a lobby che sarebbero state appositamente create per monopolizzare le aste nella fase di aggiudicazione. Non si escluderebbe, dunque, che a macchia d’olio le indagini possano ulteriormente allargarsi. L’ultimo più recente riguarda la denuncia pubblica compiuta nei giorni scorsi dall’imprenditore vittoriese Angelo Giacchi, rimasto lui stesso vittima delle aste giudiziarie. Al momento né in Procura né alle forze dell’ordine sarebbe stata presentata una denuncia nel merito da parte di Giacchi, tuttavia la Procura ha avviato l’attività di indagine, basandosi in questo momento iniziale nell’acquisizione degli elementi notori, quali il materiale prodotto dagli organi di informazione sull’argomento, riservandosi di sentire le persone direttamente coinvolte.