Volley e Basket si contendono l’Umberto I, interviene la Fipav

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La Federazione pallavolo in campo in merito a quanto accaduto venerdì alla palestra “Umberto I”, con un “muro contro muro” tra società di basket e volley per l’uso dell’impianto sportivo. Una soluzione transitoria prospettata dal Comune, per via della chiusura della palestra di via Aldo Moro, sequestrata a seguito di un incidente sul lavoro, che non è stata accettata dalle società di basket che svolgono anche all’Umberto I i propri allenamenti. La “ratio” dell’amministrazione era la seguente: dal momento che le società di basket hanno altri tre impianti a disposizione, al volley e ad altre società che si allenano all’Aldo Moro, per il momento, viene concessa la palestra di via Marsala. Venerdì, però, le società di basket non hanno accettato questa decisione del Comune, spingendo il Comune a chiudere l’impianto fino a domani. La Fipav esprime “indignazione per quanto accaduto nella nostra città e per il comportamento” tenuto dagli allenatori delle società di basket, ossia Pegaso e Basket Club. La federazione pallavolo chiede all’Amministrazione Comunale “la disponibilità di un impianto idoneo a disputare gli allenamenti e le gare dei campionati di pallavolo delle Società Csain Club, Antares, New Volley, A.R.S.A , Playsport Volley, Ragusa Volley e Dike Pallavolo Modica”. Chiede inoltre al Comune che faccia luce su quanto accaduto “e, se tutto ciò isulti a verità, che revochi l’uso di impianti sportivi comunali alle suddette società sportive di basket per quanto causato all’immagine del movimento sportivo della  città”. Giorgio Dimartino della Pegaso, aveva già replicato, spiegando che c’era la disponibilità a concedere l’uso del campo in caso le società di volley avessero dovuto giocare in campionato oggi. Rimane, tuttavia, il nodo centrale della questione mai affrontata in questi anni, ossia una riorganizzazione della gestione con una precisa consapevolezza da parte delle società che la concessione degli impianti spetta a chi ne è proprietario, ossia il Comune.