Nemmeno una settimana fa i Carabinieri della Stazione di Comiso avevano sorpreso marito e moglie rumeni (DRAGOMIR Visinel Lucian cl. 75 e TUDORACHE Luminita, cl. 88) a bordo dell’autovettura Lancia Lybra carica di Kg. 300 di matasse di rame, asportate dai locali della ex Base militare Nato. La refurtiva recuperata, che avrebbe potuto fruttare circa 2.000,00 euro, era stata poi restituita ai militari dell’Aeronautica Militare del 41° stormo di Catania, responsabili della vigilanza della citata area.
La trascorsa notte la scenario si è ripetuto, cambiando però gli attori: infatti nel corso di un apposito servizio appositamente predisposto per la recrudescenza di furti di rame in danno dell’’ex Base Nato di Comiso, i militari delle Stazione di Comiso con il supporto dei colleghi di Chiaramonte Gulfi hanno hanno tratto in arresto:
• ENCIU IONUT, 29enne rumeno, 84, residente a Ragusa, celibe, bracciante agricolo, pregiudicato;
• LABA GABRIEL, 35enne rumeno, domiciliato in Chiaramonte Gulfi (RG), celibe, bracciante agricolo, incensurato;
• ROMANET VASILE, 18enne rumeno, domiciliato in Chiaramonte Gulfi (RG), celibe, bracciante agricolo, incensurato,
poiché venivano sorpresi, all’interno di un tombino della predetta struttura militare, ad estrarre dei cavi di rame mediante l’ausilio di un verricello. Oltre al predetto strumento veniva rinvenuta anche una sega con lama per metalli, mentre fuori dal tombino i militari rinvenivano un sacco bianco contenente varie lame di ricambio per la sega, numero 5 taglierini, una cesoia, due seghetti per metalli, un palanco, una taglia tubi ed altro materiale atto allo scasso.
I tre romeni, a seguito della loro condotta, venivano immediatamente tratti in arresto e condotti presso la caserma di via Sciascia, da dove al termine delle formalità di rito, venivano posti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea davanti la quale dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso. Si tratta della seconda operazione per il contrasto ai furti di rame dall’introduzione del recente pacchetto sicurezza, il quale ha previsto l’aggravante speciale per questo tipo di materiale. L’Enciu era già conosciuto per essere stato tratto in arresto il 28 gennaio u.s. dai Carabinieri della Stazione di Licodia Eubea sempre per reati contro il patrimonio.
L’operazione di stanotte ha permesso di trarre in arresto altri tre individui di nazionalità romena, responsabili di questo tipo di furti commessi ai danni della ex Base Nato. Da precisare che la Stazione CC di Comiso, al fine di arginare in modo più incisivo i reati relativi ai furti di rame avvenuti all’interno della ex Base Nato, nell’ultimo biennio ha arrestato, in diverse occasioni, nr. 25 cittadini romeni e recuperati Kg. 8.000 circa di cavi elettrici.