Falsa partenza per la seconda seduta consiliare dedicata al Bilancio. Convocato per le 15, il consiglio comunale è stato aperto solamente per chiamare l’appello e per accogliere la richiesta di una sospensione del consigliere Lo Destro, Ragusa domani. Dopo una lunga pausa, utilizzata dai consiglieri di opposizione per la formulazione di una serie di emendamenti allo strumento finanziario, i lavori sono ripresi alle 19 e nuovamente interrotti per una ulteriore, breve, sospensione al fine di studiare la relazione del Sindaco circa l’utilizzazione dei proventi della tassa di soggiorno. La discussione generale si è quindi protratta sino alle 22, il tempo necessario per presentare quasi 100 emendamenti che verranno discussi e votati nel corso della seduta in programma lunedì prossimo.
Poche le novità emerse nel corso della serata. Tra queste il sì che la Giunta Piccitto incassa da parte di Movimento città. Il giudizio favorevole sull’atto, espresso dal consigliere Carmelo Ialacqua nel corso dell’intervento in aula, lascia infatti intendere che, dopo le astensioni registrate nel corso della votazione sulle manovre Imu e Tares, questa volta il consigliere voterà favorevolmente la proposta.
Compatta ovviamente l’opposizione nel criticare la manovra, con gli opportuno distinguo. I rappresentanti del Partito democratico hanno sottolineato infatti che rispetto agli altri colleghi di opposizione il loro partito non è appartenuto alle passate amministrazioni. “Non possiamo comunque condividere – ha dichiarato Mario D’Asta – l’idea di questa Ragusa della solidarietà, così come l’assessore Martorana l’ha descritta, che passa per il taglio presente nella funzione relativa alla scuola pubblica di 660mila euro e alla cultura di 160mila euro. Questo bilancio impone inoltre un taglio di 1 milione di euro nella funzione del settore sociale e di 850mila euro nel campo dello sviluppo. Sono questi i punti principali in cui cercheremo di intervenire attraverso gli emendamenti”. Il capogruppo Giorgio Massari prova invece a tracciare una sorta di mappa, tra le pieghe del bilancio, del famoso tesoretto che avrebbe consentito all’amministrazione di non ricorrere al recente aumento dell imposte. “Sono circa otto milioni di euro – conferma – che a poco a poco stanno venendo fuori. Ad esempio non capisco perché l’approvigionamento per i servizi idrici negli esercizi precedenti era stimato per 6 milioni e 700mila euro, mentre adesso per 6 milioni e 300mila euro. Tutto ciò a fronte di un regolamento recentemente approvato volto a ridurre l’evasione del canone. Altri capitoli interessanti in questo senso, quello per l’illuminazione pubblica, quello del fondo di riserva, le spese di spedizione dei verbali dei vigili urbani, le spese legate agli arbitrati. Ed ancora l’aumento del 100% delle spese legate al randagismo. Questo solo un breve elenco dal quale emergono già 2,5 milioni di euro – conclude – e se avessimo il tempo di indagare un poco di più sicuramente li troveremmo tutti”.
“Abbiamo più volte spiegato a questo consiglio – ha concluso l’assessore al ramo Stefano Martorana – che questo bilancio di previsione è anomalo ed arriva quasi a consuntivo delle attività comunali. Per questo motivo risulta una riduzione nelle spese della scuola, da individuare nella chiusura anticipata degli asili nido lo scorso giugno. Ribadisco inoltre che il taglio di 1 milione di euro nel settore sociale deriva dal mancato stanziamento statale della 328 ma – assicura Martorana – non inificierà in alcun modo i servizi del comune che saranno garantiti grazie allo stanziamento regionale dei Pac. I tagli allo sviluppo economico derivano invece dalla conclusione di alcuni progetti comunitari adesso ovviamente non più finanziati. In linea generale nella redazione del Bilancio abbiamo deciso prudentemente di inserire tutte entrate plausibili, non certo come nel recente passato di questo ente, per calibrare al meglio la spesa. Mi fa piacere apprezzare comunque, sia dal tono degli interventi in questa discussione generale che dai comunicati diramati alla stampa, che i consiglieri della minoranza si stanno appigliando più a riferimenti normativi e particolarismi che a ragionamenti più ampi. Forse perché dal punto di vista politico non hanno più argomenti coi quali contrastare questa manovra finanziaria”.