I sindaci della Provincia di Ragusa si sono incontrati questa mattina a Pozzallo, per discutere sulla delicata situazione che stanno attraversando tutti gli Enti a causa dei tagli dello Stato e della regione che stanno mettendo in ginocchio tutti i Comuni. Inoltre l’incertezza che ruota attorno alle somme che dovranno essere destinate ai comuni siciliani non ha permesso neppure di chiudere il bilancio di previsione. Oltre ai Sindaci ragusani, nell’aula consiliare di Palazzo La Pira era presente anche Paolo Amenta, presidente dell’Anci Sicilia, che ha spiegato come lo Stato abbia messo in atto procedure che tendono ad impoverire sempre di più i Comuni senza diminuire le spese dello stato centrale.
I comuni vogliono sapere quante risorse avranno a disposizione, visto che, fino ad oggi, in mancanza di dati certi é stato impossibile, pur arrivando al mese di novembre, chiudere i bilanci di previsione dei comuni.
I Sindaci vogliono capire come mai in Sicilia non è stato applicato il federalismo fiscale negli ultimi 4 anni, anche in considerazione del fatto che, relativamente ai tagli effettuati dallo Stato, non c’è stata alcuna compensazione da parte della Regione. “I sindaci – ha spiegato Paolo Amenta – rappresentano il tappo della bottiglia che sta esplodendo. Le Anci rappresentano il più grande partito nazionale. I sindaci, oggi, sono in trincea, con l’unico obiettivo di far quadrare i conti per garantire, sempre che ci si riesca, i servizi essenziali a favore della collettività. Inoltre, negli ultimi 5 anni non c’è stato alcun governo sensibile alle problematiche dei comuni italiani. I comuni – ha proseguito il presidente dell’Anci Sicilia – sulle spese totali della Pubblica Amministrazione pesano solo per il 7,6%, mentre lo Stato influisce per il 29,9% e gli enti di previdenza per il 39%. Quindi le cifre che riguardano i Comuni appaiono irrisorie e non giustificano la pressione alla quale vengono sottoposte le amministrazioni e le comunità locali.
Oggi chi produce deficit é lo Stato mentre i Sindaci, che hanno il contatto diretto con i cittadini, non c’entrano nulla. Nel 2012 gli investimenti dei Comuni sono stati quasi azzerati e mentre i Comuni, anno dopo anno, riducono le spese, lo stato, dal 2009 sta aumentando la spesa, senza riuscire a ridurla.
Lo Stato, con l’introduzione dell’Imu, sta aumentando le sue entrate del 4%, prelevandolo dalle famiglie italiane. Questa operazione, quindi, é stata effettuata per incrementare le entrate dello Stato e diminuire quelle dei Comuni”.
I sindaci, durante l’incontro odierno hanno deciso di fare fronte comune affinché, dai prossimi anni, si possa approvare il bilancio in tempi utili, evitando di arrivare alla fine dell’anno. Tutto ciò sarà possibile soltanto se lo Stato e le Regioni avranno chiuso in tempo il loro bilancio fornendo certezze nei trasferimenti.
Nel corso della discussione odierna si é fatto anche riferimento al fatto che i comuni, fino a qualche tempo fa, non compartecipavano alla spese per la riabilitazione dei disabili. Oggi, invece, sono chiamati ad effettuare anche queste spese per difendere le categorie più deboli.
”Dobbiamo aprire una grande stagione in cui i Sindaci siano i responsabili veri delle proprie comunità, i capipopolo che rappresentano le esigenze dei cittadini, non il tappo della bottiglia che sta esplodendo – hanno spiegato gli intervenuti. Oggi, in tutti i comuni, indistintamente, stiamo riscontrando una aggressione sociale enorme a causa di questa situazione di estremo malessere. Prossimamente ci incontreremo con i presidenti dei consigli comunali, i consiglieri comunali e i ragionieri dei comuni perché dovranno essere messi al corrente della situazione, in modo da fare quadrato, superando gli steccati politici.
Il Sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha spiegato che oggi i Sindaci sono rimasti da soli ad affrontare questa situazione particolarmente difficile, mentre i deputati nazionali, non essendo stati scelti direttamente dal popolo, risultano completamente slegati dagli interessi dei territori”. Questa analisi é stata avallata da tutti i sindaci presenti.
Al termine dell’incontro svoltosi nell’aula consiliare del Comune di Pozzallo, i Sindaci si sono recati in Prefettura dove, simbolicamente, hanno consegnato le fasce tricolori al Prefetto Vardè.