La vendita delle spiagge sembra uno dei pochi punti su cui Pd e PdL vanno d’amore e d’accordo, riguardo alle misure da assumere nell’ambito della legge di stabilità.
Gli emendamenti presentati dai parlamentari Pd e PdL – stando anche alle accuse che si sono scatenate da parte dei Verdi – sembrerebbero andare tutti nella stessa direzione: la vendita, cioè, delle aree dove sono gli stabilimenti balneari, sinora in concessione, offrendo agli attuali concessionari il diritto di prelazione all’acquisto. Un modo, secondo i promotori, per mettere da parte risorse da destinare soprattutto al cuneo fiscale. I Verdi se la sono presa, ovviamente, innanzitutto con i senatori del Partito Democratico che hanno presentato questo tipo di emendamenti: Chiavaroli, Fabbri, Marcucci, Vattuone, Favero, Tomaselli, Albano, Caleo e – appunto – Venerina Padua.
Il relatore del ddl per il PdL, Antonio D’Alì, conferma che “sul fronte delle coperture della manovra, il Pd e il Pdl sono lontani, ma su alcuni temi come la ‘sdemanializzazione’ delle spiagge e la rottamazione delle cartelle esattoriali, che sono concettualmente un po’ distanti dalle posizioni dei democratici, è possibile poter raggiungere buoni punti di incontro”.
Ma è prevedibile che proprio all’interno del Pd la questione non passerà senza polemiche…
