Dubbi sul restauro della Chiesa di San Matteo

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“Quel bianco è una velatura di passaggio”.

Il sindaco di Scicli Franco Susino ha incontrato nei giorni scorsi la Sovrintendente di Ragusa Rosalba Panvini, ponendo il tema del restauro della ex chiesa matrice di San Matteo, icona con cui la comunità sciclitana si identifica.

Un movimento di opinione pubblica ha espresso la propria preoccupazione in ordine alla velatura di intonaco bianco che ha cambiato la fisionomia del monumento.

“La Sovrintendente ha tranquillizzato me e l’assessore Sandro Gambuzza circa il fatto che si tratta di una velatura di intonaco di passaggio –spiega Susino-. Il risultato finale sarà quello ammirato oggi per la chiesa Madre di Sant’Ignazio e per palazzo Favacchio in via Aleardi.

Vero è che l’immagine che abbiamo dell’ex matrice, negli ultimi 60 anni, è di un monumento privo di intonaco, ma foto d’epoca, e saggi compiuti sulla facciata, dimostrano che l’intonaco c’era. Ragion per cui la scelta di intonacare la chiesa è di tipo filologico e condivisibile. Stessa operazione, negli anni novanta, fu compiuta per il convento della Croce, e il restauro, a opera ultimata, fu molto apprezzato.

Bisognerà aspettare, per giudicare il lavoro svolto dalla Sovrintendenza in occasione dell’appalto dei lavori di messa in sicurezza del monumento disposti dal dipartimento di protezione civile. Le persone che hanno scelto gli stucchi sono le stesse che hanno lavorato per la chiesa madre e per palazzo Favacchio. Non abbiamo ragione di dubitare che il risultato finale sarà di grande armonia con le cromie del colle.

La Sovrintendente si è detta disposta  a incontrare l’opinione pubblica sciclitana in un incontro che fisseremo dopo il 18 novembre”.