Tentano una rapina alla gioielleria Scibilia, subito arrestati dalla Polizia

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Sono Pietro Noto, vittoriese di 38 anni pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e rapine, condannato a 16 anni per il tentato omicidio di Tommaso Giordanella nell’agosto 2009 e ai domiciliari in attesa della conclusione dei tre gradi del processo, e Graziano Rocco Angetta, gelese incensurato di 36 anni, gli autori della rapina commessa ieri sera ai danni della gioielleria Scibilia di via Cavour a Vittoria. Il colpo è stato fulmineo. Erano le 19.30 circa quando i malviventi si sono introdotti nel negozio, approfittando della momentanea apertura della porta d’ingresso, con i volti travisati e armi in pugno. Si tratta di due pistole, una cal. 7.65 con matricola abrasa e caricata con 8 cartucce e una a salve modificata cal. 6.35 con 5 colpi in canna pronti per essere esplosi.

All’interno della gioielleria si trovava l’anziana proprietaria alla quale uno dei due ha intimato di aprire la cassaforte mentre l’altro gettava alla rinfusa all’interno di un sacco tutto quello che riusciva ad arraffare. Proprio in quel drammatico momento è sopraggiunto il marito della donna che, nel gettarsi a terra sotto la minaccia delle armi, ha riportato ferite giudicate guaribili al pronto soccorso di Vittoria in sei giorni.

Per fortuna un cittadino che aveva assistito alla scena ha prontamente chiamato il 113 e 4 agenti del locale commissariato di polizia si sono precipitati sul posto poco dopo. Uno dei poliziotti, appena arrivato, si è messo a correre lungo via Fanti trovandosi di fronte i due ladri armati. Sono stati lunghissimi attimi di tensione con tre pistole spianate ma quando l’agente ha riconosciuto Noto, nonostante avesse il volto travisato, e lo ha chiamato per nome intimandogli di abbassare l’arma l’uomo si è arreso, seguito dal complice. Noto e Angetta sono stati quindi ammanettati e la refurtiva contenuta nel sacco, 420 pezzi in oro del peso di 1 kg e del valore di circa 40.000 euro, è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Alle cure dei medici del pronto soccorso è dovuta ricorrere anche la proprietaria della gioielleria a causa di un forte stato di choc.

Fin qui la cronaca di quanto accaduto ieri sera nel salotto buono della città ma quello che il dirigente del commissariato di polizia di Vittoria, il dr. Rosario Amarù, ha voluto evidenziare questa mattina in conferenza stampa è stato lo straordinario coraggio sia del cittadino che anziché voltarsi dall’altra parte e allontanarsi ha allertato il 113 sia quello dei 4 agenti intervenuti sul posto. “Vittoria, si sa, non è una città tranquilla – ha dichiarato – ma qualcosa sta cambiando. La gente è stanca di questi soprusi e ha capito che di noi può fidarsi. Infatti non abbiamo tradito le attese e abbiamo assicurato tempestivamente alla giustizia questi due malviventi.  Mi auguro che d’ora in avanti questo rapporto di collaborazione con i vittoriesi possa intensificarsi e sono ottimista in tal senso anche perché quando ieri sera tutto è finito i cittadini che hanno assistito alla scena hanno applaudito l’operato degli agenti”.

Noto e Angetta si trovano ora in carcere a Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria. Devono rispondere di rapina aggravata, porto abusivo di armi clandestine in luogo pubblico e lesioni personali. Noto è accusato anche di evasione dai domiciliari. Le indagini della polizia proseguono adesso per accertare la presenza e l’identità di un eventuale terzo complice.