Il vescovo Staglianò: “Don Bosco è vivo più che mai”

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“Don Bosco oggi è venuto qui a Modica non da morto, ma è vivo più che mai in ciascuna di quelle persone che hanno deciso di fare della loro vita un dono per gli altri, in particolare per i giovani poveri ed abbandonati. Ed oggi chiede anche a noi di seguirlo, affinchè la sua missione possa continuare e il suo sogno diventi il nostro sogno”. E’ un passaggio dell’omelia che il vescovo della diocesi di Noto, monsignor Antonio Staglianò, ha pronunciato ieri pomeriggio nella chiesa di San Pietro, a Modica, affollata per la celebrazione in onore di San Giovanni Bosco. L’urna reliquiaria che sta facendo il giro del mondo era stata accolta in piazza Matteotti da diverse centinaia di giovani ed adulti. Una grande festa in attesa del santo dei giovani e poi l’immancabile slogan scandito all’arrivo: “Si vede, si sente, don Bosco è qui presente”. In serata l’urna è arrivata a Modica alta, passando dalla casa del Servo di Dio Nino Baglieri, volontario con don Bosco, che al Padre e maestro della gioventù affidava sempre tutti i giovani della sua città e del mondo intero. Infine la veglia nella parrocchia Maria Ausiliatrice affollata di tanti giovani. Per tutta la notte la preghiera dinanzi l’urna che contiene la reliquia del braccio benedicente di don Bosco è proseguita, mentre questa mattina è stata la volta delle scuole della città. “Organizzando l’evento – spiegano gli animatori – dovevamo decidere quali tappe fare. Ci siamo chiesti: dove sarebbe voluto andare don Bosco? Dai giovani, dai ragazzi. E così abbiamo pensato alle scuole”. Nel pomeriggio inizia l’ultima tappa in provincia di Ragusa, proprio nel capoluogo con l’arrivo all’Oratorio di corso Italia e la messa in Cattedrale.Domani mattina la visita di diverse centinaia di studenti di tutte le scuole della città e di alcuni istituti della provincia. La mattinata inizierà con la messa delle 9, nella parrocchia Maria Ausiliatrice,presieduta dall’ispettore dei Salesiani di Sicilia, don Gianni Mazzali.