“L’attività di servizio civile manca nel nostro comune ormai dal 2009 – ha commentato il sindaco Spataro -. Riteniamo, invece, più opportuno che l’ente riscopra l’utilità di tornare a progettare. Si tratta di perfezionare le procedure per l’adeguamento del Comune di Comiso al fine di poter partecipare ai prossimi bandi per il servizio civile nazionale in modo autonomo, evitando la coprogettazione esterna a titolo oneroso. E’ nostra intenzione utilizzare personale interno per l’elaborazione e la presentazione dei progetti”.
I progetti di servizio civile per i quali si potrà presentare alla Regione la richiesta di finanziamento riguardano la pubblica istruzione, i servizi sociali, la cultura e l’ambiente.
“Far ripartire il servizio civile vuol dire tornare a fornire servizi importanti alla cittadinanza, in modo particolare i progetti di supporto alle Istituzioni scolastiche, mi riferisco ad esempio al pedibus, molto graditi all’utenza – ha dichiarato l’assessore alla P.I Giulia Digiacomo – L’adeguamento rappresenta il primo step per fare della progettazione un punto nodale della attività amministrativa”.