Un incendio di chiara matrice dolosa ha distrutto un’utilitaria posteggiata all’interno dell’Ospedale Maggiore di Modica la scorsa notte. L’auto, una Fiat Panda di proprietà dell’agenzia di pompe funebri “S. Pietro”, era stata lasciata dal proprietario Gino Puglisi, all’interno del piazzale del nosocomio modicano. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero anche ad altri mezzi parcheggiati nelle immediate vicinanze. Il particolare che non lascia dubbi sulla matrice dolosa delle fiamme è il ritrovamento accanto all’auto di un bottiglietta di plastica contenente liquido infiammabile. I carabinieri hanno interrogato il titolare dell’agenzia ipotizzando un coinvolgimento magari di qualche impresa rivale nel settore. Puglisi ha però negato di avere ricevuto minacce o richieste estorsive legate al racket del “caro estinto”. E’ dello scorso giugno l’indagine “Sciacallo” scaturita da una denuncia di un operatore del settore per illecita concorrenza. Allora ci furono cinque arresti e diciotto denunce. Non è la prima volta che l’agenzia subisce intimidazioni. Lo stesso proprietario della “S.Pietro” aveva subito l’incendio di un’ambulanza che si trovava posteggiata nei pressi di via Nazionale