La risposta, sicuramente affrettata, da parte del Sindaco alle preoccupazioni che abbiamo espresso in merito allo schema di bilancio, merita una puntualizzazione, con l’invito, da parte nostra, che il Sindaco si convinca che la campagna elettorale è finita e che la città vuole essere governata. La nostra dichiarazione, che confermiamo, nasce dal palese contrasto tra quanto dichiarato dal Sindaco nella conferenza stampa e quanto risulta dagli atti contabili che la Giunta ha adottato e che sono sottoposti al Consiglio Comunale.
Sul sito istituzionale del Comune risulta la seguente dichiarazione rilasciata dal Sindaco: “ Questo schema di bilancio, cha la Giunta ha adottato, prevede entrate senza aumento delle tasse … “, concetto ripreso dalla stampa ed in base al quale sembrerebbe pacificamente assodato che si è riusciti a pareggiare il bilancio comunale garantendo i servizi senza aumentare nessuna tassa.
Ma così, purtroppo, non è, poiché nella Relazione Previsionale e Programmatica, allegata alla delibera della stessa Giunta, n. 189 del 25 ottobre 2013, a proposito di Imu a pag. 8 si legge :” .. il gettito presunto iscritto in bilancio è pari a 7.800.000,00 per l’abitazione diversa da quella principale tenuto conto che l’aliquota base di 7,60 per mille sarà aumentata ad 8,6 per mille su tutti gli immobili compresi quelli classificati come cat. “D”; .. “ e a pag. 9, a proposito di Addizionale Irpef, si legge : “ .. Considerato che l’aliquota vigente nell’anno 2012 era 0,6% per l’anno 2013 dovrà essere aumentata a 0,9%. .. “; nello schema di bilancio nei rispettivi capitoli si legge un incremento rispetto all’anno 2012 per l’anno 2013 di Euro 2.317.579,00 per l’Imu e di Euro 1.300.000,00 per l’Addizionale Irpef.
L’inevitabile aumento delle aliquote, già preannunciato nel Piano di riequilibrio decennale, approvato il 30 dicembre scorso dal precedente Consiglio, come ultimo tentativo per evitare il dissesto, e confermato il 14 luglio dall’attuale Consiglio, a maggioranza assoluta delle liste a sostegno del Sindaco, e che comporterà un sacrificio da parte dei cittadini, imporrebbe maggiore cautela ed una più attenta, scrupolosa e rigorosa gestione contabile, che purtroppo non vediamo nell’attività di questa Amministrazione.
Nel campo delle entrate, ribadiamo le nostre preoccupazioni, coerentemente con quanto fatto anche nei confronti di precedenti Amministrazioni, in ordine al fatto che in presenza di crediti ancora iscritti in bilancio per Ici e Tarsu anni passati, pari ad oltre cinquemilioni di euro ancora non riscossi, se ne prevedono ulteriori duemilioni e mezzo, mentre, nel campo delle uscite si finanziano spese facoltative e non obbligatorie.
Confermiamo la nostra preoccupazione su una situazione finanziaria grave e delicatissima, nella quale ancora il Piano di riequilibrio non è stato esitato dal Ministero, e per la quale non servono gli annunci o le polemiche, ma soltanto la consapevolezza dei vincoli oggettivi e per i quali occorre selezionare le scelte e le spese, né illudersi che la disponibilità di cassa dovuta ai venti milioni di euro da parte della Cassa Depositi e Prestiti abbia migliorato strutturalmente l’assetto finanziario del Comune di Modica. La forza dei numeri e la responsabilità verso la città impongono un confronto, anche su posizioni diverse, sereno e costruttivo ed un impegno rivolto a ridurre, per quanto possibile, il peso fiscale sui cittadini.
Vito D’Antona