10 immobili a Ragusa, tra cui 1 villetta in contrada Pozzillo, 2 garage e 7 abitazioni, alcune delle quali risultate affittate a donne dedite alla prostituzione e in altri casi concessi irregolarmente in locazione; 2 immobili a Chiaramonte Gulfi, di cui un’abitazione ed un terreno rurale annesso, e un terreno agricolo a Comiso. E’ l’ingente patrimonio immobiliare sequestrato dagli uomini della divisione anticrimine della questura di Ragusa a carico di Domenico Caggeggi, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, già condannato per usura ed estorsione, ed attualmente agli arresti domiciliari. Nel sequestro sono ricaduti anche beni formalmente riconducibili ad altre persone, familiari del Caggeggi, considerati – dagli investigatori – intestatari fittizi. Il procedimento eseguito, nell’ambito dell’operazione denominata “No problem 2”, è scaturito da una fitta attività investigativa, ritenendo tali proprietà, provento di attività illecita, quali usura ed estorsioni. Il sequestrato ha riguardato anche una parte di un conto corrente on line con una banca di Milano. Pare che in alcuni casi – hanno spiegato gli investigatori – il palermitano abbia prestato denaro a donne che esercitavano la prostituzione, volendo come garanzia, in caso di mancata possibilità di onorare il pagamento del debito, la cessione dell’abitazione, come nei fatti sarebbe avvenuto.