Consiglio comunale rinviato di 24 ore ed opposizioni in rivolta. Questo il risultato della scelta del gruppo Cinque stelle di abbandonare l’aula consiliare e spostarsi presso viale del Fante, al presidio permanente istituito da una settimana dalle mamme degli studenti disabili in segno di protesta per il mancato avvio del servizio trasporto e assistenza. In apertura del lavori Dario Fornaro, che secondo insistenti voci a breve sarà chiamato a rivestire ufficialmente il ruolo di capogruppo, ha preso la parola per mozione d’ordine e ha annunciato l’iniziativa. “Abbiamo deciso di abbandonare l’aula, rinunciando al gettone di presenza, e recarci presso l’amministrazione provinciale per portare la solidarietà del nostro gruppo a queste persone che hanno bisogno. Oggi possiamo dare un valore aggiunto a questa protesta grazie al ruolo che rivestiamo. Il diritto allo studio non si nega a nessuno – continua – e per questo motivo vogliamo fortemente che il presidente della Regione sia qua mercoledì, giornata nella quale è previsto un corteo di protesta per le vie della città, e si impegni ad accelerare l’iter del trasferimento dei fondi alla Provincia”.
Le polemiche a Palazzo dell’Aquila scattano soprattutto per la scelta del metodo adottato dal massimo gruppo di maggioranza e per la mancata condivisione di una simile iniziativa con gli altri gruppi consiliari. “Noi abbiamo invitato tutti i colleghi consiglieri a seguire il nostro esempio – commenta Fornaro – sebbene non avessimo condiviso con loro prima la nostra decisione. Hanno avuto l’occasione di scegliere ed ognuno di loro lo ha fatto in modo chiaro”.
L’opposizione è difatti rimasta tutta in aula, in attesa della seconda chiamata del Presidente Iacono. Appuntamento al quale i Cinque stelle non si sono presentati determinando in questo modo, per la seconda volta la mancanza del numero legale. “Abbiamo assistito ad una strumentalizzazione di basso profilo politico”, sbotta Sonia Migliore, UdC. “Sono arrivati a speculare anche sui bisogni della gente – continua Maurizio Tumino, PdL – questi sono temi sui quali non ci si divide ma anzi si cerca una condivisione”. “Sicuramente non è questo il sistema per aiutare le famiglie in difficoltà – spiega Elisa Marino, gruppo misto – quelle mamme stanno protestando da una settimana, non certo da stasera. Più volte ho affrontato questo tema –sottolinea – senza mai cercare una passerella personale ma anzi, coinvolgendo i consiglieri anche in conferenza di capigruppo. Chiedo piuttosto alla Giunta Piccitto di affrontare con lo stesso impegno i problemi di propria competenza, ovvero le somme da appostare nel prossimo bilancio per gli studenti con disabilità che frequentano gli istituti di pertinenza dell’amministrazione comunale”.