Ieri mattina si è avuta la conferma amara della morte della politica e purtroppo delle istituzioni. Mi riferisco alla vicenda del trasporto degli alunni disabili per la quale ancora oggi le mamme sono in protesta e in lotta per recriminare un diritto costituzionalmente sancito per i loro figli. Mi sono recato alla provincia regionale di Ragusa, dove è in atto il sit-in di protesta delle famiglie dei disabili, in vista del previsto incontro di tutti i sindaci con le mamme, incontro del quale aveva preso impegno il primo cittadino di Ragusa, proposta peraltro sostenuta dal sottoscritto tre giorni fa con l’invito a S.E il prefetto a farsi promotore del tavolo del comitato dei sindaci. Ebbene, ieri, a parte lo stesso Piccitto e qualche consigliere comunale di un altro comune in rappresentanza del proprio sindaco, non si è fatto vedere nessuno. È ovvio che la rabbia dei genitori e del sottoscritto ha prevalso sull’amarezza di questi giorni. Trovo ingiustificabile e vergognosa l’assenza dei sindaci, tranne quello di Ragusa che comunque non ha avuto non dico soluzioni ma proposte alla tristissima vicenda che si protrae dalla fine dello scorso anno scolastico e si sapeva che c’erano troppe difficoltà per la ripresa del servizio quest’anno. Perché non si è fatto nulla in questi mesi, perché si è preferito andare al mare e non far valere le proprie ragioni nelle sedi compenti. L’inizio del nuovo anno scolastico ci ha colto tutti di sorpresa al punto che non si sta riuscendo ad affrontare questo straordinario avvenimento, l’apertura delle scuole?
Ma è questa la politica di oggi e questi sono i nostri rappresentanti?
– I sindaci non riescono a coordinarsi; alcuni di questi, il sindaco di Modica fa proposte, che seppur meritevole sono autonome, scollegate con i suoi colleghi Sindaci, facendo ancora una volta prevalere il personalismo, all’unità di intenti, proposte e soluzioni di cui in questo momento necessita la questione, evidenziando ancora una volta lo scollamento tra le istituzioni, quasi a voler dimostrare chi è il primo della classe.
– Nessuna azione eclatante da parte del commissario straordinario della provincia regionale di Ragusa oltre alla solidarietà ed il sostegno morale dato in questi giorni ai manifestanti; può essere che lo stesso, essendo stato nominato dalla Regione, quale commissario straordinario, si limita a fare tante telefonate troppo caute al presidente Crocetta.
– I deputati regionali, che non riescono a fare squadra sfuggendo in maniera plateale a questa problematica; alcuni fanno finta che il problema non riguarda loro; altri insieme al sindaco del proprio partito sono nel completo pallone senza proposte e soluzioni opportune; altri ancora sono rimasti impantanati nell’impercorribile proposta di coinvolgere finanziariamente l’Asp.
– Infine la Regione ed il suo presidente. Come ho detto in precedenza chiedo nuovamente a Crocetta, è questo il modello Sicilia da seguire? Un modello che non garantisce assistenza a chi ha più difficoltà, che nega i diritti ai cittadini e nega i servizi essenziali; un modello che favorisce una politica restia ad affrontare i problemi. Se la politica non affronta i problemi e si sacrifica in tutto e per tutto per risolverli a cosa serve.
Se questo è il modello Sicilia io non mi sento siciliano perché niente di tutto questo ci può rendere fieri e orgogliosi di essere nati in questa bella terra fatta di gente laboriosa e rispettosa delle istituzioni e come mi hanno insegnato il RISPETTO NON E’ MAI A SENSO UNICO!!!
Alla luce di tutto ciò riguardo questa vicenda e della pura e semplice realtà di cui il sottoscritto si è trovato a testimoniare, ritengo imprescindibile ed improcrastinabile, tralasciando le appartenenze partitiche, le maggioranze e le opposizioni, col solo obbiettivo di risolvere in maniera immediata questa incresciosa questione, un incontro tra il Commissario Scarso, i Sindaci tutti e i deputati Regionali.
Il consigliere comunale
Tato Cavallino