Il 27 settembre scorso la commissione nazionale per il congresso ha deliberato all’unanimità il regolamento per lo svolgimento del congresso nazionale del Partito Democratico come previsto dall’articolo 9 comma 1 dello statuto. In data 7 ottobre, la direzione regionale del Pd Sicilia ha approvato il regolamento per i congressi di circolo e per l’elezione dei segretari di circolo e dei segretari provinciali. Nei fatti, la commissione provinciale per il congresso di Ragusa ha stravolto il deliberato regionale e nazionale, omettendo in più parti il rispetto delle regole. Tale comportamento, tra l’altro già sanzionato dalla commissione regionale per il congresso riunitasi a Palermo lo scorso 16 ottobre per esaminare una serie di ricorsi, con apposito deliberato che invitava la commissione provinciale per il congresso al ripristino delle regole previste dal regolamento regionale, risulta scorretto, di parte e irrispettoso di un partito che delle regole e della trasparenza ha fatto il proprio simbolo. Ieri, è tornata a riunirsi la commissione provinciale per il congresso che a maggioranza ha deciso di soprassedere e non considerare il deliberato dell’organismo regionale, persistendo nel mancato rispetto delle regole. Per quanto premesso, il mancato riconoscimento di quanto deciso dalla commissione regionale per il congresso provinciale di Ragusa, l’atteggiamento arrogante e di parte dimostrato dalla commissione provinciale, costringe i circoli di Modica, Pozzallo, buona parte di Ispica, parte di Scicli, parte di Santa Croce e parte di Ragusa a non partecipare al congresso del Pd fino a quando non saranno ripristinate le regole. Invitiamo, pertanto, la commissione regionale per il congresso e il segretario regionale ad intervenire con la massima urgenza con ogni mezzo che possa ripristinare agibilità democratica in seno alla federazione di Ragusa. Anche a costo di sciogliere la commissione provinciale che certamente ha deluso le aspettative di organismo al di sopra delle parti. Chiediamo l’invio di un dirigente regionale che possa supervisionare tutte le procedure. Un partito è democratico se le regole si rispettano.