rPoche le novità emerse nel corso della seduta del consiglio comunale ibleo interamente dedicata all’attività ispettiva. Non si è concretizzata l’annunciata protesta da parte delle cooperative titolari dal gennaio 1981 del servizio socio-psico-pedagogico nelle scuole di Ragusa. L’assessore al ramo, Flavio Brafa, ha infatti annunciato che a giorni il servizio potrà ripartire. A quanto comunicato in aula, una serie di interlocuzioni avrebbero sbloccato la situazione. A conferma della notizia nessun operatore coinvolto si è presentato a Palazzo dell’Aquila.
Altra questione l’attività della commissione Centri storici. “Devo sollecitare ancora una volta – sottolinea il presidente Giovanni Iacono – i gruppi consiliari che devono completare l’iter. A causa di questa inadempienza non si può ancora convocare quest’organo, un grave disagio con il Piano di spesa in corso d’opera”.
Alla seduta ha partecipato per la prima volta il nuovo Segretario generale dell’Ente, Maria Letizia Pittari, voluto dal sindaco Piccitto per sostituire Benedetto Buscema ed insediatosi da appena due giorni. L’avvicendamento oggetto di una interrogazione presentata dal consigliere del Partito democratico Giorgio Massari, il quale ha domandato all’amministrazione di esplicitare i motivi di una tale decisione. “Se è legittimo dal punto di vista politico – afferma Massari – dal punto di vista giuridico-amministrativo ritengo che privarsi di un funzionario di alta competenza, correttezza ed efficacia direttiva potrebbe mettere a rischio l’efficienza dell’Ente”.
“Riconosco la competenza, correttezza ed efficacia direttiva del dottor Buscema – risponde il sindaco Piccitto – . L’avvicendamento è dettato dalla necessità da parte mia di voler attuare un rinnovamento della macchina amministrativa coerentemente con la volontà di cambiamento espressa dal corpo elettorale”.
“Questa risposta striminzita – ribatte il capogruppo Pd – denota che probabilmente altre motivazioni, non esplicitabili, hanno spinto alla sostituzione del Segretario. L’ipocrisia – conclude citando una massima di La Rochefoucauld – è un omaggio che il vizio rende alla virtù”.
In chiusura dei lavori, mentre il presidente Giovanni Iacono pubblicamente ringraziava tutti i consiglieri rimasti fino alla fine delle interrogazioni pur non essendo obbligatorio il numero legale, (“una prassi lodevole – l’ha definita lo stesso Iacono – alla base di quel rinnovamento prospettato dai nuovi eletti e poco usuale nelle passate consiliature”), il malumore serpeggiava tra gli scranni del gruppo di maggioranza a poco a poco lasciato sempre più solo da parte dei colleghi dell’opposizione, unici titolari tra l’altro delle interrogazioni inserite nell’ordine del giorno. Tra i Cinque stelle infatti pare che stia passando la proposta di avvicendarsi per le prossime sedute ispettive, garantendo poche presenze per volta, al fine di risparmiare almeno sui gettoni di presenza.