E’ accaduto sulla Riviera Gela nel pomeriggio di ieri. E’ stato chiesto l’intervento della Volante del Commissariato di P.S. di Vittoria da un cittadino 73enne.
Ha raccontato agli agenti che, proprietario di un piccolo immobile sito sul lungomare, circa due mesi fa lo ha trovato occupato da due extracomunitari. Preso da compassione dopo avere sentito la storia dei due inquilini abusivi, ha deciso di tenerli li, di continuare ad ospitarli, anche perché era stato assicurato che la loro permanenza sarebbe stata breve, in attesa che ricongiungessero il nucleo familiare e trovassero un’altra abitazione.
Così era stato, ma dopo diversi mesi gli extracomunitari erano ancora là. Ieri, l’uomo si è recato nuovamente presso l’abitazione chiedendo che venisse rilasciata, gli ospiti per tutta risposta gli hanno ribadito che non avevano alcuna intenzione di andare via, sono diventati aggressivi e lo hanno minacciato che se si fosse rivolto alla Polizia gli avrebbero bruciato la casa. Poi uno di loro ha afferrato un bastone e lo ha colpito alla spalla e alla gamba, poi ancora ha afferrato un grosso coltello da cucina e brandendolo in aria ha continuato a minacciarlo. L’anziano uomo è scappato in strada ed è stato rincorso per diversi metri fin quando ha raggiunto l’automobile ed è andato via.
Ha chiamato il 113 chiedendo soccorso e la Volante è intervenuta in brevissimo tempo, sorprendendo un extracomunitario mentre l’altro si era dato alla fuga.
All’interno della casa veniva rinvenuto il coltello con lama lunga 35 cm utilizzato per le minacce e, occultati in uno scatola, tre telefoni cellulari ed una macchina fotografica. Del possesso di tutti questi oggetti non veniva fornita alcuna spiegazione, pertanto si ritiene siano di provenienza illecita e sono stati sequestrati.
Il proprietario dell’immobile si recava presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria dove riceveva una prognosi di quattro giorni per contusioni alla spalla ed alla caviglia.
L’extracomuniario K.A.S. di 26 anni, bracciante agricolo, regolare sul territorio nazionale, veniva così denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di violenza privata, lesioni personali, ricettazione e porto in luogo pubblico di oggetti atti ad offendere.