Due anni e mezzo di bollette del gas non pagate. Un debito da 310.228,59 euro che il Comune si trova costretto a saldare adesso a rate. Poco meno di un anno fa, il 29 novembre, era arrivata a Palazzo di Città una lettera di Enel Energia con la fattura. Riguardava la fornitura di gas naturale per il funzionamento della piscina comunale di via Psaumida per il periodo che va dal febbraio del 2009 al settembre del 2012. Una fattura che avrà fatto drizzare i capelli al dirigente e al commissario straordinario che hanno quindi chiesto all’Enel una rateizzazione. Pagare tutto e subito, infatti, sarebbe stato impossibile. Dal 28 gennaio in poi il Comune ha inoltrato delle richieste di rateizzazione. Un’altra il cinque maggio scorso, un’altra in agosto. L’11 settembre scorso l’ok da parte della società Enelgas. Questo l’accordo: il trenta per cento subito e il resto in diciotto rate mensili. Con determina del dirigente sono stati impegnati 310.228,59 euro complessivi, disponendo intanto la liquidazione della prima maxi rata di 93.068,57 euro. Le altre rate, come detto, verranno corrisposte ogni mese. Non si tratta dell’unico piano di rientro che si trova costretto a rimborsare il Comune. Il commissario Margherita Rizza aveva, infatti, sottoscritto una transazione con l’ex Asi, oggi Irsap, che prevedeva ventidue rate da centomila euro l’una, con una “mini” rata da 53.386,77. Pagamento anticipato di 12.000 euro per le spese legali. Si tratta delle somme relative alla depurazione delle acque di contrada Lusia. Negli anni precedenti il Comune ha “saltato” diverse fatture. Alla fine il debito complessivo era di 2.253.386,71 euro.