Chiusura pozzo B1, cinque giorni per risolvere il problema

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Sistemazione guasto o necessità si sostituire la scheda che consente la funzionalità dell’impianto di biossido di cloro, componente tecnica che dovrà giungere nel volgere di cinque giorni dalla Germania. E’ l’esito del sopralluogo effettuato stamani, alla presenza dell’assessore ai lavori Pubblici Stefania Campo e dei tecnici del settore idrico, da parte del tecnico della ProMinent Italiana, società che ha fornito al Comune di Ragusa l’impianto di biossido di cloro che serve per il trattamento del prezioso liquido. L’impianto infatti ha depurato l’acqua da immettere nella condotta idrica, dopo la fase di inquinamento dei mesi scorsi. Rilevato il guasto, l’amministrazione ha subito disposto le analisi nei pozzi B e B1. Nel primo i parametri sono risultati perfetti, nel secondo, invece, è nuovamente apparsa la presenza dell’insidioso batterio, ragion per cui è stata sospesa l’immissione nella rete comunale dell’acqua proveniente dalla Sorgente Misericordia e dal Pozzo B1. “Lievi – a detta dell’assessore Stefania Campo che ha monitorato l’intera vicenda – i disagi causati ai cittadini. In particolare hanno avuto una inferiore fornitura di acqua i residenti nella zona compresa tra corso Mazzini e piazza Repubblica a Ibla. Dai riscontri avuti – ha spiegato l’amministratore di palazzo dell’Aquila – si è trattato di lievi disagi e se dovessero proseguire il Comune è pronto a far fronte con la fornitura idrica attraverso le autobotti”. In ogni caso – è stato assicurato dai tecnici della ProMinent Italiana – nel volgere di cinque giorni, in un modo o nell’altro, il guasto sarà sistemato e l’impianto che dispensa il biossido di cloro tornerà a funzionare regolarmente, garantendo all’acqua che viene immessa nella rete idrica comunale, la salubrità necessaria. Nessun allarmismo dunque – fanno sapere da Palazzo dell’Aquila – allontanando lo spettro della crisi idrica che per parecchi mesi, all’inizio dell’anno, ha messo sotto scacco l’intera comunità ragusana.