Spenta la luce del proiettore, per l’ultima volta, ormai più di un anno fa, e falliti sinora tutti i tentativi di riaccenderla, i modicani avevano perso le speranze che il Cinema Aurora potesse un giorno davvero riaprire.
Quella di cui si discute sempre più insistentemente, in queste ore, su Facebook, ha però tutta l’aria di essere la volta buona: non è passata inosservata, infatti, la nascita della pagina “Progetto Nuovo Cineteatro Aurora”, che nelle ultime settimane ha già postato i contributi video di diversi “testimonial” d’eccezione, da Giorgio Faletti a Patrizio Rispo a Carlo Cartier, con il loro migliore augurio a quest’ardua impresa. E ai giovani, soprattutto, che hanno avuto il coraggio di intraprenderla. Si tratta di Michele Avveduto, giovane laureato in scienze politiche, Paolo Ruta, laureato in lingua e letteratura italiana, Martina Giannì, laureata in lettere moderne, e Roberta Pittau, laureata in cooperazione internazionale e oggi giovane fotografa, già allieva della scuola internazionale di fotografia: sono tutti under 30 e con tanta voglia di restituire a Modica la dignità di poter contare su una sala cinematografica.
“Modica è l’unica città del comprensorio, pur essendo tra le più grandi e tra le più popolate – confermano loro – a non avere più un cinema. Modica, anzi, nonostante la sua storia e le sue bellezze, in questo momento dimostra di vivere una crisi di costume difficile: è priva di un circuito culturale popolare per i suoi stessi abitanti. Noi invece crediamo che proprio la cultura possa traghettarci fuori dalla crisi più generale, sociale ed economica, se in questa fase di passaggio il cambiamento viene orientato verso una direzione positiva”.
In mente, questi ragazzi hanno un progetto ben preciso: “Vogliamo dar vita ad un cinema che si rivolga a tutti i segmenti, vogliamo che nella sua programmazione convivano il cinema commerciale e quello d’essai, così come anche quello didattico: in questo senso pensiamo di poter lavorare alla costruzione di un rapporto stabile con le scuole, affinché il cinema possa a tutti gli effetti entrare a far parte di un percorso didattico già per i bambini più piccoli. Inoltre vogliamo aprire l’Aurora anche all’attività teatrale, grazie alla collaborazione innanzitutto con le realtà locali: in questo senso Carlo Cartier, che è stato uno dei nostri primi testimonial, ci ha già garantito la sua disponibilità”.
L’impresa si rivolge all’intera città, ma non manca di avere un occhio particolare al quartiere di cui il Cinema Aurora è stato per decenni il cuore pulsante: “Oltre ad essere un luogo in cui fare cultura, il cinema è stato uno dei punti di riferimento strategici per l’economica di Modica Alta; la sua chiusura ha fatto registrare un indebolimento sensibile delle attività commerciali del quartiere. Rispetto ad altre iniziative occasionali, che pur lodevolmente sono state messe in campo negli ultimi anni per Modica Alta, la presenza del Cinema potrebbe tornare ad avere un ruolo stabile e una funzione trainante dal punto di vista dell’indotto economico ma anche delle possibilità di socializzazione”.
Insomma, le buone intenzioni ci sono tutte, sebbene non manchino pure le difficoltà ed è per questo che gli “aspiranti” gestori del “Nuovo Cinema Aurora” si mantengono cauti: “Dal gennaio 2014 – spiegano Michele Avveduto e Paolo Ruta – tutti i cinema dovranno essere digitalizzati. Questo comporta la necessità di un investimento non indifferente. La nostra intenzione sarebbe anche quella di fare qualche piccolo intervento per offrire un cinema davvero sicuro, confortevole, che possa essere un appetibile, accattivante punto di riferimento per i giovani e per i meno giovani”.
“Per rendere quest’impresa possibile – chiariscono – abbiamo bisogno che tutta la città dimostri di sentirla come una volontà e un’esigenza propria. Abbiamo bisogno del contributo di tutti: siamo consapevoli delle difficoltà che le istituzioni incontrano nel finanziare ogni tipo di attività culturale ed è per questo che crediamo nell’iniziativa privata e nella sensibilità di tutte le aziende che hanno a cuore la città, la sua identità culturale, ma anche semplicemente la qualità della vita dei suoi abitanti. Già in questi giorni stiamo chiedendo aiuto a possibili sponsor e avvieremo anche un’iniziativa per piccole sottoscrizioni: siamo aperti a qualunque forma di sostegno e contributo”.
Insomma, citando l’appello video di Giorgio Faletti per l’Aurora, che gira in queste ore su Facebook: “…dare una mano a questo progetto, non fa male né a loro né alla cultura o né alla cultura né a loro…scegliete voi!”.