Il Sindaco di Scicli, Franco Susino, ha scritto oggi una lettera alla collega di Lampedusa, Giusi Nicolini, per esprimere la sua vicinanza in seguito alla tragedia di ieri.
“Appresa la notizia, ho rivissuto il dramma di lunedì mattina che ha coinvolto la mia città, Scicli, moltiplicato esponenzialmente” afferma Susino.
Sulle coste sciclitane sono morti infatti 13 migranti, ancora in attesa di riconoscimento e di sepoltura.
“È una tragedia immane, la più grande della storia in Sicilia in tema di immigrazione e quello che fa più male è che l’Europa sta a guardare.
I Comuni come il nostro non possono essere lasciati soli in prima linea.
Non possiamo che restare inermi innanzi a ciò”.
Nei giorni precedenti il Sindaco Nicolini aveva espresso, dal profilo personale Twitter, le sue condoglianze per la tragedia di Sampieri: “E ora che i morti non sono solo di Lampedusa? Inviamo condoglianze al Sindaco di Scicli”.
Un messaggio tristemente profetico.
Seguito da una lettera privata del sindaco di Lampedusa: “Caro Franco, i 13 corpi distesi sulla spiaggia di Scicli sono morti nostri, non solo perché ne riceviamo i corpi, ma perché con le nostre politiche e normative facciamo sì che ci siano persone costrette a fuggire dalla loro terra affidandosi alla criminalità organizzata e ai viaggi della speranza.
Chi riceve i loro corpi sente il peso della responsabilità aggiunto a quello del dolore.
Per questo voglio testimoniarti la vicinanza e la solidarietà mia, dell’amministrazione comunale di Lampedusa e della comunità che rappresento, partecipando al lutto della tua cittadinanza”.
Un lutto che si rinnova.