A Lampedusa il mare è un cimitero: i morti sono oltre 200

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E’ una strage senza precedenti, quella di Lampedusa. Il bilancio conta centinaia di vittime, ma aumenta di ora in ora: tra i morti ci sono tante donne, alcune incinte e molti bambini. Il relitto è stato ritrovato inabissato sui fondali e al suo interno ci sarebbero almeno cento cadaveri, secondo i soccorritori, in maggioranza di donne e bambini. I corpi recuperati dall’alba, circa 94, sono stati trasportati in un hangar dell’aeroporto perché non c’è più posto nella camera mortuaria. In tutto sono 151 i superstiti della tragedia, ma secondo i soccorritori “mancano all’appello 250 persone”. 

Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha inviato un telegramma al premier Enrico Letta: “Venga a contare i morti con me”, ha chiesto la prima cittadina al presidente del Consiglio. E sullo sfondo le accuse di alcuni superstiti: “Tre pescherecci ci hanno visto e non si sono fermati”. Vicenda ancora da chiarire su cui sono intervenuti sia il ministro Alfano che il sindaco di Lampedusa.

Intanto il Consiglio dei ministri ha proclamato per domani una giornata di lutto nazionale.