“Oggi la città di Scicli piange tredici suoi figli. Un altro figlio, il quattordicesimo, è in ospedale, e lotta contro la morte”.
Così stasera il sindaco di Scicli Franco Susino alla commemorazione dei morti nel naufragio di Sampieri, in piazza Municipio
“Siamo una terra di frontiera, che ha accolto i migranti con amore cristiano. Oggi piangiamo la nostra impotenza davanti a un fenomeno che non ci può vedere soli. Ho sentito il calore e la vicinanza delle parole del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; Ho sentito le parole del Presidente Enrico Letta; Ho ricevuto la telefonata del presidente della Camera Laura Boldrini.
Ringrazio le istituzioni, le forze dell’ordine, i cittadini di Scicli, che con generosità ieri hanno soccorso i migranti.
Siamo un popolo generoso, altruista, aperto.
Il nostro dolore però non può restare solo.
Occorre che l’Unione Europea, e gli Stati dell’una e dell’altra sponda del Mediterraneo si facciano carico di risolvere una tragedia che varca i confini nazionali.
Già nel 2005 questo territorio è stato teatro di un altro terribile sbarco.
E anche quel giorno fu un giorno di lutto.
Prego Dio che ci assista in questi giorni di dolore e di commozione.
Ma occorre che le istituzioni, ognuno per la propria parte agiscano affinché tragedie come quella di ieri non abbiano più a ripetersi”.