Con ordinanza del 26-30 settembre 2013 il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha accolto “l’istanza cautelare” avanzata dal Comune avverso la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania di dichiarare il proprio difetto di giurisdizione in favore della Corte dei Conti Sezioni riunite.
Dopo aver specificato nella motivazione “che l’appello cautelare presenta profili di apparente fondatezza nella parte in cui si censura la sentenza impugnata (quella del T.A.R. Catania, n.d.r.) per aver dichiarato il difetto della giurisdizione amministrativa anche in relazione ai provvedimenti amministrativi adottati dal Prefetto di Ragusa e dal Consiglio comunale di Ispica”, il C.G.A. ha ritenuto “prioritario attendere la pubblicazione delle decisioni che saranno assunte dalla Corte dei Conti, nonché dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione, investite nel contesto di altre analoghi liti, della questione del riparto di giurisdizione in subiecta materia”.
Per tali ragioni, il Collegio ha ritenuto “di non poter accogliere la domanda di sospensione dell’esecutività della sentenza gravata e di dover unicamente fissare l’udienza pubblica di discussione dell’appello” nella data del 9 luglio 2014.
Con la medesima ordinanza il C.G.A., applicando l’ordinario criterio della soccombenza, ha condannato l’Ufficio Territoriale del Governo – Prefettura di Ragusa “alla rifusione, in favore del Comune di Ispica, delle spese della presente fase cautelare, liquidate in complessivi euro 1.500,00”.
Il sindaco Piero Rustico ha espresso soddisfazione “per l’accoglimento da parte del C.G.A. della domanda cautelare inoltrata dal Comune, anche se la grande incertezza giurisprudenziale sulla materia costringe il Comune ad attendere molto tempo ancora per vedersi definitivamente riconosciute le proprie ragioni circa l’illegittimità della dichiarazione di dissesto”.
Per tentare, tuttavia, di accorciare i tempi della revoca della delibera il Sindaco chiederà al presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Quarrella di convocare la conferenza dei capigruppo per affrontare la problematica alla luce di alcune considerazioni rassegnate dal prof. avv. Agatino Cariola, difensore del Comune, in una nota fatta pervenire allo stesso Sindaco.