Un tragico tentativo di sbarco questa mattina sulle coste iblee, è finito con la morte di 13 persone che avevano intrapreso l’ennesimo viaggio della speranza. I migranti di provenienza eritrea erano a bordo di una barca di 15 metri in legno, che è stata intercettata e segnalata, tanto che i Carabinieri e le ambulanze del 118 erano già accorsi ad attendere i migranti sulla spiaggia.
Secondo le prime ricostruzioni sarebbero stati gli stessi scafisti, compreso il pericolo di essere scoperti, a circa 20 metri dalla costa, a costringere i passeggeri del natante a gettarsi in mare a colpi di cinghia e sotto la minaccia di un coltello, così che loro potessero darsi alla fuga: le pessime condizioni del mare hanno trasformato lo sbarco in tragedia.
Tredici dei circa 200 migranti non sono stati in grado di nuotare fino a riva anche a causa dei pesanti giubbotti invernali che indossavano e che inzuppati d’acqua sono diventati pesantissimi trascinando sott’acqua i migranti.
Due Carabinieri e tre bagnanti che si trovavano in spiaggia si sono gettati in mare per tentare un salvataggio e sono riusciti a dare soccorso ad altri tre che rischiavano di annegare. A tutti e tre è stato necessario praticare un massaggio cardiaco: sono stati portati subito in Ospedale e uno è addirittura stato trasportato in elisoccorso a Catania.
Durante le convulse operazioni di salvataggio moltissimi sono riusciti a fuggire: un centinaio sono già stati individuati nelle campagne tra Marina di Modica e Sampieri, che in queste ore sono passate al setaccio dalle forze dell’ordine. Gli elicotteri della Guardia Costiera e dei Carabinieri sorvolano da questa mattina la zona ma anche in questo caso le folate di vento rendono difficoltoso l’operato delle forze dell’ordine. Diverse sono le segnalazioni di cittadini che ne hanno visti parecchi tentare di raggiungere i centri abitati di Modica e Pozzallo. Le campagne circostanti sono disseminate di tracce del loro passaggio. Scarpe, magliette, zainetti abbandonati, bottigliette di acqua con l’etichetta in arabo. La carretta del mare sulla quale sono arrivati verrà adesso rimorchiata verso il porto di Pozzallo. Bsognerà però attendere il miglioramento delle condizioni meteo marine per effettuare l’operazione. Sulla sp 43 si è verificata la tragedia nella tragedia: un pirata della strada ha investito uno degli sbarcati e non si è fermato a soccorrerlo. L’uomo è stato poi trasportato all’Ospedale Maggiore di Modica ed è in coma. E sempre nel nosocomio modicano sono attualmente ricoverate altre cinque persone intercettate lungo la Marina di Modica – Modica all’altezza del distributore di benzina. Una sesta è stata portata al Cannizzaro di Catania.
Circa 70 persone sono già state accompagnate al Centro di accoglienza di Pozzallo: molti di loro, provati dal lungo viaggio e dalla disavventura in mare, hanno bisogno di cure mediche e assistenza.
Due persone sono già state arrestate perché sospettate di essere gli scafisti, che comunque non sono riusciti nel loro tentativo di fuggire.
Guardia di Finanza, Carabienieri e Guardia Costiera stanno operando anche con i battelli pneumatici per accertarsi che non vi siano altre vittime in mare.I cadaveri sono stati trasportati poco prima delle 15 nell’obitorio di Scicli e in altri del circondario.Da lì verranno seppelliti, dopo i tentativi di riconoscimento, nei vari cimiteri del circondario. Il Prefetto di Ragusa Vardè ha rilasciato le prime dichiarazioni: “Non ci sono parole di fronte ad una così grande tragedia. Siamo costernati per quanto è accaduto. Siamo però orgogliosi dei nostri uomni, che hanno contenuto i danni con il loro intervento”.
Intanto il sindaco di Scicli Franco Susino ha proclamato il lutto cittadino per domani, martedì 1 ottobre. Padre Giuseppe Agosta, della parrocchia di Sampieri, ha pregato davanti ai corpi dei defunti dando loro l’estrema unzione. “Si dovrebbe riflettere – le parole del primo cittadino sciclitano – su quanto stiamo vedendo. Ripenso con rabbia in questo momento alle parole dell’onorevole Salvini. Lo vorrei adesso qua ad assistere a questa tragedia. E’ intollerabile che un’istituzione pubblica si comporti così”. Sul posto anche i primi cittadini di Pozzallo, Luigi Ammatuna, e di Modica, Ignazio Abbate che ha annunciato il lutto cittadino anche per la città modicana: “Doveroso da parte nostra proclamare il lutto cittadino – ha dichiarato Abbate – vogliamo fare un fronte comune con i sindaci di Scicli e Pozzallo perché queste tragedie non hanno confini. La corrente li avrebbe potuti portare anche a Marina di Modica. Dobbiamo aiutarci a vicenda come istituzioni per soccorrere questi poveretti”. Dopo il sopralluogo del magistrato, la dottoressa Minicuccio, i corpi sono stati trasportati all’obitorio del Busacca con i carri funebri di diverse agenzie del circondario che si sono messe a disposizione.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso con profonda commozione la notizia del tragico bilancio dell’ennesimo episodio di tratta di esseri umani davanti al litorale ragusano e ha chiesto al Prefetto di Ragusa di rappresentare i suoi sentimenti di apprezzamento e di gratitudine a quanti si sono distinti nelle operazioni di soccorso.
Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha commentato così la tragedia di Sampieri: “Quanto accaduto questa mattina a Scicli ripropone tragicamente alla nostra attenzione il tema dell’immigrazione. Nel profondo dolore per queste nuove vittime, il pensiero torna alle parole di Papa Francesco a Lampedusa, alla necessità di combattere la globalizzazione dell’indifferenza e sentire la sofferenza di questi migranti come nostra. Ribadisco pertanto quanto detto la scorsa settimana a New York di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite: l’Italia continuerà a impegnarsi per il rispetto dei diritti fondamentali dei migranti e contro i criminali che perpetrano il traffico di esseri umani, nella consapevolezza che occorre comunque fare di più, a livello europeo e non solo”.