Sarà la Corte dei Conti di Palermo ad aprire un’istruttoria per verificare se ci siano state, o meno, eventuali responsabilità contabili in capo al Comune di Chiaramonte nella gestione dei parcheggi a pagamento. Attività di verifica che scatta al termine dell’attività di indagine compiuta dalla guardia di finanza, su delega della procura della repubblica di Ragusa. I fatti si riferiscono alla gestione dei parcheggi, di proprietà comunale, che è stata affidata dallo stesso ente, negli anni compresi tra il 2004 e il 2012, a due associazioni onlus, che si sono succedute. Il servizio in questione – secondo quanto riferito dalla guardia di finanza – sarebbe stato svolto da personale delle associazioni onlus, che avrebbe operato come ausiliare del traffico, senza, però, aver partecipato ad un corso di formazione specifico per ottenere la qualifica. Dunque gli ausiliari avrebbero operato privi dei riconoscimenti di legge. Gli ausiliari in questione avrebbero segnalato le varie violazioni compiute dagli automobilisti che non avrebbero provveduto a pagare la park card o avrebbero sostato oltre il previsto. Tali segnalazioni, poi, sarebbero state comunicate al comando della polizia municipale che avrebbe, a sua volta, provveduto a recapitare ai malcapitati automobilisti le contestazioni e le relative sanzioni da pagare. Tali introiti nei fatti sarebbero stati a beneficio del Comune. Il fatto però che le multe siano state segnalate da personale non avente la qualifica di pubblico servizio, in quanto, come detto, non avrebbero conseguito un corso specifico, potrebbero essere nulle dinnanzi a eventuali ricorsi presentati dai cittadini sanzionati. Se tutto ciò dovesse essere pienamente confermato, ne scaturirebbe anche un danno erariale da parte del Comune che avrebbe pagato contributi alle associazioni per svolgere un servizio quando non vi sarebbero stati i presupposti per poterlo fare. Un danno sarebbe anche in capo ai cittadini che si sono visti recapitare multe da parte del comando della polizia municipale, in base a segnalazioni fatte da personale che non ne aveva i requisiti a rigor di legge.
In relazione a ciò, si registra l’intervento del sindaco del comune montano Vito Fornaro. “La mia Amministrazione sin dall’insediamento – scrive il primo cittadino – ha preferito sospendere il servizio in attesa di regolarizzarlo in ottemperanza alle vigenti normative in materia. Infatti è stato approvato in Consiglio Comunale, per la prima volta, l’apposito regolamento e avviata la regolare procedura di affidamento con bando di evidenza pubblica già in fase di definizione”.